Pro Tadino e Centro Promozionale: “Il Comune intervenga!”

GUALDO TADINO – La città presa di mira da atti vandalici. L’ultimo è quello che riguarda le figure del presepe emozionale, ma venerdì scorso era stato denunciato dalla Pro Tadino il danneggiamento di opere custodite all’interno del Centro Promozionale della Ceramica “Angelo Barberini”, da anni caduto in un pressoché completo disuso e degrado se si esclude la parte gestita dalla Pro Tadino.

L’associazione si rifà viva oggi con una lettera indirizzata all’Amministrazione Comunale in cui evidenzia ancora la gravità del fatto.
“Stiamo parlando di opere facenti parte di una collezione di oltre 100 opere d’arte contemporanea realizzate da artisti di riconosciuta notorietà italiani del cinquantennio che va dal 1959 al 2009″ – fa presente il presidente Luciano Meccoli, la cui disamina parte dalle condizioni attuali dell’edificio. Una struttura in cemento armato adibita essenzialmente a deposito opere in ceramica e, per quanto riguarda la parte affidata alla Pro Tadino, con un’unica porta di accesso situata sulla facciata di fronte al parcheggio a lato del palasport. Una facciata realizzata con vetrate su telai di ferro molto mal ridotte e per questo protette con reti collocate dalla associazione stessa. Tutta la restante parte dell’edificio è a disposizione del Comune, con una sua porta di accesso indipendente, con chiavi in possesso solo del Comune medesimo, ma senza reti di protezione.

“Le due parti, fisicamente  separate, hanno però in comune un camminamento che consente di passare con delle acrobazie (scale, sgabelli, ecc) da una parte  all’altra – dicono dalla Pro Tadino – Da tempo segnaliamo sistematicamente all’ufficio manutenzione l’avvenuta rottura dei vetri per atti vandalici con conseguente penetrazione di teppisti. L’ultima segnalazione è stata fatta il 21 ottobre per un varco conseguente alla distruzione di un vetro, ma ad oggi nessuna azione è stata presa“.

Durante un’ispezione della Pro Tadino del 28 ottobre scorso, la situazione era di piena normalità, pur permanendo il vetro rotto che permetteva l’accesso nell’edificio nella parte “comunale”. L’8 novembre, invece, veniva riscontrata la distruzione completa delle opere di Goffredo Gaeta e di Taylan Ferhan, oltre alla frantumazione in centinaia di pezzi di un piano di cristallo ed altro materiale depositato su scaffali da utilizzare nei corsi di Ceramica per le scuole. Non finisce qui: sono stati rubati pennelli e colori sempre relativi ai corsi di ceramica e frantumati vari pezzi in attesa di restauro.

La Pro Tadino ha tentato di ricostruire i fatti: “Le persone sono entrate dal varco aperto con il vetro rotto sulla porta dell’edificio di gestione comunale, sono salite tramite la scala interna al primo piano dove, aprendo una porta di alluminio e attraversando tutto il primo piano, hanno raggiunto il ballatoio dal quale si vedono le opere. Quindi si sono calate nella sala contenente le opere appoggiandosi probabilmente con i piedi sull’opera di Goffredo Gaeta, che è caduta dal piano di esposizione andando così distrutta. Poi si sono mossi alla ricerca di oggetti di valore nelle altre sale danneggiando varie cose, gettando a terra anche carte di archivio e fatto cadere l’opera di Taylan. Infine hanno fatto il percorso inverso uscendo da dove erano entrati”.

“La Pro Tadino si aspetta  – conclude Meccoli – che l’ufficio addetto del Comune proceda a quegli interventi urgenti indispensabili ad evitare il ripetersi di situazioni che mettono a rischio la sopravvivenza della collezione. Sarebbe veramente sconsolante, quando sta per iniziare un percorso che porterà alla nascita del museo MACC alla fine non esistano più opere da collocarci”.

Articolo precedente“La Sinistra Vota”, giovedì incontro sul referendum
Articolo successivoPresciutti: “Le opere del Centro Promozionale verranno messe in sicurezza”
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.