GUALDO TADINO – Oggi e domani, nell’ambito del XXII convegno nazionale sul tema “Patrimoni collettivi e spazi identitari: le nuove risorse dello sviluppo locale” organizzato dal Centro studi e documentazione sui demani civici e le proprietà collettive dell’Università di Trento, Gualdo Tadino è al centro dei lavori con la partecipazione della comunanza agraria “Appennino gualdese.
Il convegno, presieduto dal presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, uno dei massimi esperti sul tema degli assetti fondiari collettivi e degli usi civici, vede tra i relatori la presidente della comunanza gualdese Nadia Monacelli, che nel suo intervento illustra le tappe della ricostituzione di questo ente.
Di seguito il programma dei lavori: Intanto, uno degli snodi sui terreni gravati dal diritto di uso civico, la cosiddetta “questione d Rocchetta” è stato al centro di un incontro tra Confindustria, rappresentata dal presidente della sezione dell’eugubino-gualdese, Matteo Minelli, il Comune con il sindaco Massimiliano Presciutti, funzionari della Regione, l’azienda Rocchetta con l’amministratore delegato Maurizio Bigioni e la Comunanza agraria con Nadia Monacelli, accompagnati dai rispettivi legali e da altri rappresentanti dei vari enti presenti.
Da quanto sta emergendo, questa prima riunione è servita ad aprire un dialogo sulla proroga venticinquennale, con aumento dei prelievi, della concessione di acqua minerale alla società Rocchetta – su cui pendono ricorsi al Tar – inserita nell’ambito del progetto proposto dall’azienda per i lavori di ripristino, messa in sicurezza e realizzazione di un’oasi nell’area delle Fonti e della Valle del Fonno distrutta a seguito dell’alluvione del novembre 2013. Gran parte dei terreni su cui insistono i pozzi sono soggetti ad uso civico la cui titolarità fa capo alla Comunanza “Appennino Gualdese”, come sentenziato recentemente dal Commissariato preposto. Ora si tenta di trovare un accordo tra i vari interlocutori in campo.