GUALDO TADINO – Questo venerdì, nella mediateca di Piazza Soprammuro, si terrà una conferenza per per celebrare il 7° Centenario della Chiesa di San Francesco (dal 1315)
A partire dalle 17, si parlerà di “Storia, arte ed esperienza religiosa” durante il convegno curato dall’associazione culturale “Progetto” – con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino – e la collaborazione del Polo Museale e della Pro Tadino.
Interverranno il sindaco Massimiliano Presciutti, Elvio Lunghi e Stefano Brufani dell’Università di Perugia, con il coordinamento del prof. Antonio Pieretti.
Al termine dell’iniziativa verrà effettuata una visita guidata agli affreschi in San Francesco e sarà inaugurato il restauro del dipinto murario raffigurante San Michele Arcangelo, a cura del Rotary Club di Gualdo Tadino.
Cenni storici sulla Chiesa monumentale San Francesco
La chiesa di San Francesco, splendido esempio di arte devozionale legata all’ordine francescano fu edificata alla fine del XIII secolo per ospitare i francescani conventuali.
Sorge sulla piazza principale del centro storico di Gualdo Tadino, piazza Martiri della Libertà, sul lato opposto alla cattedrale di San Benedetto. La sua facciata tuttavia si affaccia su corso Italia, mentre il fianco sinistro dà sulla piazza ricavata sul chiostro del demolito convento.
L’edificio presenta il prospetto principale caratterizzato da una copertura a capanna e da un monumentale portale gotico, questo, sovrastato da una lunetta trilobata, presenta un apertura ad arco acuto ornata con capitelli a foglie d’acanto. Notevoli sono inoltre i poderosi contrafforti cilindrici che si dispongono su un fianco dell’edificio, secondo il modello costruttivo delle chiese assisane. Maestoso il campanile collocato di fianco all’abside, a pianta quadrangolare e con la parte terminale in cotto. All’interno la chiesa si presenta costituita da un’unica navata suddivisa in tre campate e coperta da archi trasversali e volte ad ogiva, una struttura che ricorda San Francesco ad Assisi, con l’ambulacro, che da appena sotto le volte, scorre lungo tutto il perimetro della chiesa. La zona presbiteriale culmina nell’abside ottagonale, aperto con tre altissime bifore gotiche. Particolarmente ricco è l’apparato decorativo delle pareti che sono affrescate con dipinti del XIV e XV secolo.
Le opere più pregevoli sono sicuramente quelle di Matteo da Gualdo. A lui e alla sua bottega sono attribuite la Crocifissione dell’abside, la Madonna col Bambino e San Francesco nella terza arcata di sinistra e la Madonna col Bambino e Sant’Anna sul pilastro tra la prima e la seconda cappella della chiesa. Quest’ultima è la più antica opera che conosciamo dell’artista gualdese ed è di particolare importanza per lo studio della sua formazione. Da citare sono infine il coro, l’altare maggiore ed il pulpito sulla sinistra, tutti e tre risalenti al XIV secolo. Nel corso dei secoli subì numerosi interventi di restauro in particolare dopo il terremoto del 1751 che la danneggiò notevolmente.