NOCERA UMBRA – Alessandra, la vittima dell’incendio sprigionatosi nella villetta di Gaifana, è ricoverata al reparto Grandi Ustionati dell’ospedale di Genova, è sedata, ha riportato ustioni su tre quarti del corpo, ha alcune ferite che lasciano pensare a una colluttazione avvenuta prima dell’incendio. E’ assistita dalla madre e resta ancora in prognosi riservata.
“Lui non sopportava la sua indipendenza!” Con queste parole la figlia della vittima cerca di spiegare la dinamica di quanto accaduto. Sua madre e il maggior indagato avevano avuto una storia e “ si erano lasciati a ottobre” – prosegue comprensibilmente provata la ventenne che non se l’è sentita di apparire davanti alle telecamere di Rai Uno a “La vita in diretta” ma si è dimostrata disposta a dare la sua testimonianza.
Si vedono tracce di sangue al primo piano della villetta all’ incrocio di Montecchio, da qual balcone la vittima si è affacciata chiedendo aiuto e urlando dal dolore. E’ subito intervenuto un vicino di casa che, molto spaventato, è riuscito a farla scendere con una scala.
Le indagini sono condotte dal magistrato Michela Petrini, ma il cerchio si stringe sempre di più intorno all’uomo venticinquenne residente a Gualdo Tadino, maggiormente sospettato già dalle prime ore. Sembra sia stata proprio la vittima a sussurrarlo all’orecchio dei primi soccorritori. Sul posto è stata trovata una tanica di benzina, un cellulare spaccato e una telecamera posta all’ingresso dell’abitazione è stata manomessa.