GUALDO TADINO – Una mozione sul testamento biologico. E’ quella approvata all’unanimità dal consiglio comunale nella seduta di giovedì scorso. Presentata dai capigruppo di maggioranza Simonetta Parlanti (Rinnovamento per Gualdo), Marco Parlanti (Gualdo Cambia) e Jada Commodi (Partito Democratico) la mozione impegna il sindaco e la giunta affinché anche Gualdo Tadino si doti di un registro per la raccolta delle dichiarazioni di volontà anticipate per il trattamento sanitario.
Nell’illustrare il contenuto della mozione, Simonetta Parlanti ha sottolineato come questo sia un argomento delicato: “Lo scopo della mozione non è quello di far esprimere il consiglio comunale su temi etici, morali, religiosi e filosofici, che sono di fatto al di fuori dei suoi poteri giurisdizionali, bensì quello pratico di istituire un servizio che doverosamente risponde al rispetto dei diritti civili e al dettato costituzionale. L’auspicio e’ mantenere alta l’attenzione su questo argomento affinché si colmi quanto prima il vuoto legislativo attualmente vigente“.
I gruppi di maggioranza con una nota stampa hanno anche espresso soddisfazione per il bilancio preventivo. “Un bilancio sano – dicono i consiglieri – che mantiene inalterata la pressione fiscale, aumenta gli interventi in ambito sociale e gli investimenti anche grazie agli importanti rapporti collaborativi con la Fondazione CariPerugia in settori cruciali come la scuola, i servizi ed il rilancio del centro promozionale della ceramica“.
I capigruppo ricordano come il bilancio sia stato un documento partecipato, avendo trasmesso la bozza non solo a tutti i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, ma anche ai sindacati, alla Confcommercio, alla Confartigianato e alla CNA Umbria invitandoli a formulare le proprie osservazioni, suggerimenti ed integrazioni.
“Alle tre riunioni della commissione consiliare competente sono stati però sempre assenti i gruppi di minoranza Forza Italia e Morroni Sindaco, che solo pochi mesi fa ci accusavano di non rendere possibile il confronto con gli strumenti messi a disposizione dell’organo consiliare. Evidentemente sono così impegnati a riorganizzarsi al proprio interno che i problemi della città per loro possano aspettare” – concludono dalla maggioranza.