Sono state presentate ieri mattina presso l’ospedale di Branca, le nuove dotazioni tecnologiche donate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Con questo importante intervento la Fondazione ha consentito il potenziamento tecnologico nei vari reparti: si tratta di apparecchiature già tutte funzionanti nelle unità operative di Chirurgia Generale (Colonna Laparoscopica 3D), Cardiologia-UTIC (due monitor di cui uno mobile), Ostetricia-Ginecologia e Radiologia (due ecotomografi), per un valore economico complessivo di 300 mila euro.
Ha introdotto la breve cerimonia il professor Pasquale Parise Direttore Sanitario dell’USL Umbria 1. Andrea Casciari ha ringraziato la Fondazione, rappresentata dal Presidente Onorario Carlo Colaiacovo: «Questa importante donazione si aggiunge alle tante altre fatte dalla Fondazione da quando è stato inaugurato nel 2008 l’ospedale di Branca: stiamo parlando di una cifra che supera i 2 milioni di euro. È un momento particolare per la sanità pubblica in termini di risorse: ogni anno calano e questa sinergia con la Fondazione e con tante altre associazioni di volontariato locali rappresenta un importante valore per tutta la sanità e in questo caso per l’Alto Chiascio. Abbiamo così potuto sostituire macchinari obsoleti con altri di ultima generazione che ci consentono di fare un salto di qualità nelle prestazioni erogate». Le nuove strumentazioni consentiranno non soltanto di migliorare la qualità clinica delle prestazioni ma anche di effettuare nuove prestazioni per le quali prima si faceva riferimento all’ospedale di Città di Castello o ad altri ospedali.
Il Direttore Generale Andrea Casciari ha quindi elencato le novità ora presenti nei vari reparti: il nosocomio dell’Alto Chiascio accresce i livelli di eccellenza, in particolare sul versante delle apparecchiature di elevata tecnologia.
Alla Cardiologia UTIC sono stati donati un monitor UTIC più monitor mobile per monitoraggio in itinere dei pazienti instabili per euro 64.660. Si tratta di apparecchiature complesse che monitorizzano il paziente sotto il profilo di circolo, di ossigenazione dei tessuti, di attività cardiaca, di efficacia farmacologica, ma con un approccio molto semplice e intuitivo per gli operatori. Sostituiscono i vecchi monitoraggi della UTIC e hanno come caratteristica una puntuale analisi del ritmo cardiaco, con segnalazione/registrazione delle anomalie; il monitoraggio cruento delle pressioni intracardiache; il calcolo della portata cardiaca; il monitoraggio dell’attività respiratoria con possibilità di ottimizzare la ventilazione polmonare sulla base di parametri di laboratorio. Permettono infine di memorizzare i principali farmaci utilizzati in UTIC e di calcolarne la velocità di somministrazione.
Alla Chirurgia Generale è stata donata una colonna laparoscopica 3D del valore di 123.543 euro che consentirà un ulteriore sviluppo della chirurgia mininvasiva, in quanto consente la profondità del campo magnificando l’immagine delle strutture anatomiche. Grazie alle sue caratteristiche potrà essere utilizzata per l’attività operatoria di varie specialità chirurgiche, in particolare per interventi urologici riguardanti asportazione del rene ed enucleazioni di piccole masse tumorali renali, cosa che eviterà ai pazienti del comprensorio di doversi spostare all’Ospedale di Città di Castello o in altri nosocomi.
L’ecografo donato alla UO di Ostetricia e Ginecologia, del valore di 44.600 euro, in ambito ginecologico consente una migliore diagnosi delle masse tumorali ovariche, in ambito ostetrico ha un elevato potere di visualizzazione delle immagini per le patologie malformative e cromosomiche fetali.
L’ecografo donato alla UO di Radiologia dal costo di 64.660 euro è dotato di pacchetto software particolarmente aggiornato, con programmi multipli dedicati allo studio dei vari apparati che, grazie alla tecnologia di ultima generazione delle sonde associate, determina risultati diagnostici al massimo della definizione e agevola esami su pazienti obesi o non collaboranti, rivelandosi importante in particolare in ambito urologico, gastroenterologico (per esempio studio morbo di Crohn) e nelle urgenze. Grazie al software dedicato all’esame di elastosonografia, che rappresenta la vera novità, per le strutture superficiali (tessuti molli e noduli tiroidei) consente di discriminare non solo la morfologia delle lesioni ma anche la consistenza più o meno dura del tessuto sottostante. Inoltre la tecnologia share wave consente lo studio del fegato in pazienti epatoepatici, determinando valori paragonabili all’esame Fibroscan attualmente disponibile solo nelle Aziende Ospedaliere.
Sono intervenuti anche Massimiliano Presciutti sindaco di Gualdo Tadino e Rita Cecchetti vicesindaco di Gubbio. «Nel ringraziare il cavalier Colaiacovo e la Fondazione – ha dichiarato Presciutti – voglio sottolineare l’importanza della collaborazione fra pubblico e privato per lo sviluppo del territorio, sotto l’aspetto economico, sociale e sanitario. Noi come amministrazioni comunali dobbiamo essere più rapidi e pronti nello sfruttare le opportunità messe a disposizione dalla Fondazione CRP. Voglio anche ringraziare l’USL 1 da Andrea Casciari e Pasquale Parise fino a tutti gli operatori a tutti i livelli che con la loro altissima professionalità arricchiscono i nostri territori».
Carlo Colaiacovo ha spiegato il funzionamento e la strategia della Fondazione al servizio dei reali e concreti bisogni dei territorio: «Distribuire risorse in modo razionale è un lavoro difficile e frutto di tante e pazienti mediazioni. Noi cerchiamo di mantenere un equilibrio nelle donazioni e nei contributi nel territorio in base ad un piano triennale: abbiamo fatto scelte estremamente oculate, sempre tesa a valorizzare le competenze dei vari ospedali di nostra competenza».