Vetrina d’eccezione per la Festa degli Statuti di Fossato di Vico, che si svolgerà dal 12 al 14 maggio prossimi. La rievocazione medievale è stata presentata ufficialmente a Roma alla Camera dei Deputati, alla presenza del sindaco di Fossato di Vico, Monia Ferracchiato, e dei responsabili della manifestazione.
La conferenza stampa è stata introdotta dall’onorevole Giampiero Giulietti che nel suo intervento ha evidenziato l’importanza che ricoprono le manifestazioni medievali specialmente nei piccoli borghi. Il sindaco Ferracchiato, nel ringraziare l’onorevole Giulietti per aver permesso di presentare la Festa degli Statuti alla Camera, ha sottolineato come, in momento di crisi economica come quello che sta attraversando la Fascia Appenninica, assuma una notevole importanza il turismo. “Ringrazio l’onorevole Giampiero Giulietti per averci ospitato alla Camera dei Deputati, l’associazione Medioevo Fossatano ed i rappresentanti della quattro porte che da oltre 20 anni lavorano per farci tornare nel Medioevo rendendo vivi gli animi della comunità fossatana – ha affermato la prima cittadina – Una rievocazione storica come la Festa degli Statuti, unita alle risorse storico-culturali ed alle bellezza naturali del Parco Regionale del Monte Cucco, può essere un volano per lo sviluppo turistico del territorio.”
Tra gli interventi anche quello di Salvatore Avitabile, autore del Palio 2017, che ha voluto ricordare il suo particolare legame con Fossato e con lo storico Luigi Galassi, il “padre” della Festa degli Statuti, scomparso lo scorso anno.
LA FESTA – La manifestazione, che quest’anno avrà luogo il 12, 13 e 14 maggio, celebra gli statuti della città, fra i più antichi dell’Umbria, pubblicati ufficialmente il 13 maggio 1386 che hanno consentito a Fossato di autogovernarsi fino al XIX secolo. La festa si apre il venerdì con la cena dei figuranti e l’assemblea dei capifamiglia maschi di tutto il territorio fossatano, che ha l’importante onere di eleggere le figure amministrative del castello. Sempre in serata si svolge la prima vera competizione fra le Porte che si contendono il primato nella gara dell’arco storico. È poi l’arciere vittorioso, come da tradizione, ad accendere, con una freccia fiammante, il gigantesco “Focaraccio” in piazza Umberto I.
Il sabato la festa entra nel vivo dal pomeriggio con i mestieri delle quattro Porte, ognuna con le proprie attività di pertinenza che vengono valutate da un’attenta commissione di storici. Nelle vie e nei suggestivi locali dell’antico borgo è possibile ammirare carbonai, pastori, tavernieri, fornai, macellai, notai, mercanti e molte altre situazioni di vita quotidiana medievale. La giornata si conclude con il corteo storico, anch’esso giudicato da una commissione di storici, che parte dalla chiesa di san Benedetto e giunge, attraversando la suggestive vie del centro storico, fino alla centrale piazza san Sebastiano. Domenica pomeriggio ha luogo la gara dell’antico gioco della “Cirumella”, nel parco di san Benedetto, che mette di nuovo l’una contro l’altra le Porte. A seguire il corteo storico. In serata il momento cruciale della manifestazione, quando dall’antica loggia comunale, proprio come un tempo, avviene la “Publicatio Statutorum”.