Inizia oggi a Fossato di Vico la Festa degli Statuti, che da 22 anni si tiene nell’antico centro storico della cittadina ogni secondo fine settimana del mese di maggio. In questo scenario che vide il suo periodo di massimo splendore nell’epoca dei Comuni, Fossato di Vico torna a immergersi da questa sera e fino a domenica prossima nell’atmosfera medievale. Lo fa rievocando i suoi Statuti, tra i più antichi dell’Umbria, che fino alla fine dell’Ottocento permisero alla popolazione di autogovernarsi grazie a semplici regole ispirate al buon senso.
Tre giorni di allegria e competizione che si concludono nella seconda domenica di maggio per ricordare la storica data del 13 maggio 1386, giorno cruciale della Publicatio Statutorum.
Un Medioevo lontano dalle giostre e le bandiere ma dedicato alla semplicità della vita quotidiana: Porta Nova, Porta del Castello, Porta Portella e Porta del Serrone si affrontano per conquistare il palio in una competizione che vive nella gara dell’arco storico, nella rievocazione degli antichi mestieri, nel “focaraccio” e nella disfida della “Cirumella”, momenti suggestivi che poi è bello ricordare tutto il resto dell’anno.
Dal 2016 la Festa degli Statuti è stata inserita all’interno delle manifestazioni storiche dell’Umbria.
L’evento, organizzato dall’Associazione Medioevo Fossatano in collaborazione con il Comune di Fossato di Vico, propone a tutti i partecipanti e a tutti i visitatori tre giorni in cui è possibile immergersi nella storia dell’antico borgo. Il territorio di Fossato di Vico in occasione della Festa ripropone il sano agonismo tra le quattro Porte che si contendono il Palio: Porta Portella, Porta del Serrone, Porta del Castello e Porta Nova.
IL PROGRAMMA – Si inizia venerdì 12 maggio dalle ore 19 con la cena dei figuranti presso i locali delle “Carceri”, preludio all’ “Arenga” che prenderà il via a partire dalle ore 20,30 presso la centrale Piazza San Sebastiano. Questa assemblea, solenne e dall’alto valore storico, è quella dei capifamiglia maschi del territorio fossatano che avrà l’importante compito di eleggere, con la ritualità di un tempo, le figure amministrative del castello. Essa è convocata e presieduta dal Podestà in carica e gestita dal Vicario. Le persone proposte a ricoprire le varie cariche amministrative verranno presentate ai votanti che dovranno esprimere il loro consenso inserendo a scelta una fava nel bussolotto rosso o nero. Nel corso della serata spazio alla tradizionale sfida dell’arco storico. Presso il lastrico solare, al di sotto delle suggestive “rughe”, gli arcieri delle quattro Porte cercheranno di guadagnare i primi punti difendendo i colori del proprio rione. Duelli a colpi di frecce fra l’incitamento dei portaioli, le luci soffuse delle torce e dei lumini e quel sano spirito agonistico che anima ogni fromboliere che si rispetti. Al vincitore l’onore di accendere il gigantesco “Focaraccio” che illuminerà la notte fossatana in Piazza Umberto I.
Sabato 13 a partire dalle ore 10,30 gli alunni della scuola P. Vannucci incontreranno, nel progetto didattico a loro dedicato, gli arcieri “castellani”. Nel pomeriggio la manifestazione entrerà nel vivo a partire dalle ore 16 con la rievocazione degli antichi mestieri medievali. Le tante attività verranno riproposte dalle quattro porte lungo i propri spazi di competenza. Girando per il caratteristico borgo umbro si potranno incontrare artigiani, contadini, fornai, mercanti, pittori, tavernieri, carbonai intenti nel loro lavoro. Uno spettacolo di immagini, sapori, odori che attraverseranno vie, piazze, locali storici; un vero tuffo nel medioevo condito da quella autenticità tutta fossatana. I mestieri e l’allestimento delle taverne delle quattro porte verranno giudicati da un’attenta giuria di storici che attribuiranno dei punteggi da sommare poi ai due giochi ed al punteggio dei cortei storici. Nel corso del pomeriggio inoltre, a partire dalle 17,30, i visitatori potranno gustarsi uno spettacolo di falconeria. In serata spazio ai sapori della buona cucina della tradizione umbra nei locali delle quattro Porte e nei locali del “Forno” e delle “Carceri”. Alle 21,30 dal piazzale della Chiesa di San Benedetto partirà il corteo storico che attraverserà il centro storico cittadino per concludersi in piazza San Sebastiano. A conclusione del corteo, nella stessa piazza, divertimento ed adrenalina con il brillante spettacolo degli “Acrobati del Borgo”.
Domenica 14 maggio si partirà con il pranzo dei figuranti lungo via Roma. Nel pomeriggio presso il parco di San Benedetto le quattro porte si sfideranno nel secondo gioco tradizionale, la “Cirumella”, antenato del moderno baseball, anticamente molto in voga tra i giovani fossatani. Alle 17,30 la compagnia dei balestrieri “Waldum”, presso il lastrico solare, si esibirà insegnando a chi ne avrà curiosità le affascinanti tecniche di questa arte così caratteristica ed autentica. Alle ore 18,30, seguendo lo stesso percorso del sabato sera, partirà il corteo storico che questa volta, grazie alla luce del giorno svelerà dettagli e particolari diversi. In serata il momento più solenne della manifestazione quando dall’antica loggia comunale, proprio come un tempo, avverrà la “Publicatio Statutorum”. La pubblicazione di quei statuti, fra i più antichi dell’Umbria, pubblicati ufficialmente il 13 maggio 1386 che hanno consentito a Fossato di autogovernarsi fino al XIX secolo. Di seguito l’assegnazione del palio, consegnato alla porta che conseguirà il punteggio maggiore, frutto della somma dei punti realizzati nei giochi e decretati dai giudizi della commissione di storici. Inizierà la notte di festa per i vincitori, le prime recriminazioni ed i primi bilanci per gli sconfitti ma per ogni portaiolo che si rispetti, prevarrà la gioia e l’orgoglio di aver onorato la manifestazione e ricordato con forza le radici autentiche del proprio paese e dei propri avi.
IL RICORDO DEL PROFESSOR GALASSI – E’ grazie agli studi e alla passione del professor Luigi Galassi, storico prematuramente scomparso lo scorso anno, che è tornata alla luce questa manifestazione, facendo riscoprire ai fossatani un passato comune, orgogliosi di avere degli statuti che sono fra i più antichi dell’Umbria.