“Montagne in Movimento” è una fortunata serie di escursioni didattiche sull’Appennino gualdese, che si sono susseguite tra aprile e maggio ed hanno suscitato notevole interesse, coinvolgendo un gran numero di persone.
Organizzato dal Gruppo Speleologico Gualdo Tadino, ieri ha avuto luogo il terzo evento. Punto di partenza e luogo di presentazione dell’escursione è stato il Centro Scout “La Colonia”. Da qui una lunga fila di escursionisti, quasi ottanta, si è poi diretta attraverso la Pineta di Roti alla Cava del Ferro, un polo minerario ottocentesco d’indubbio fascino, anche per le vicende dell’attività estrattiva, importante più per le terre coloranti e il loro utilizzo per i riflessi in ceramica che per la trasformazione in ferro del minerale.
Una lunga sosta ha permesso di ripercorrere le antiche gallerie, fino all’imbocco della Grotta della Miniera, esplorata quaranta anni fa dagli speleologi gualdesi. Un ultimo breve ma impegnativo tragitto ha portato il folto gruppo al rifugio Monte Penna, per un ristoro. La giornata si è conclusa con il ritorno alla Colonia per i sentieri del monte Fringuello, i Nacchi e il passo della Spòrtola.
Per la riuscita di “Montagne in Movimento” vincente è stata l’idea, semplice ma interessante, di trattare prima di ogni escursione temi come la formazione e la struttura delle montagne, i movimenti all’interno di queste e le conseguenze, cioè innalzamenti e distensioni, terremoti, faglie, erosioni, grotte, d’illustrare la storia dei luoghi, di parlare di fossili, di minerali, di fauna ipogea, per poi osservare sul campo quanto illustrato nelle presentazioni preliminari, avvalendosi delle competenze specifiche di ricercatori, di speleologi e di altri conoscitori della montagna.
Il Gruppo Speleologico ha organizzato “Montagne in Movimento” con la collaborazione di altre istituzioni e associazioni locali, come la Sezione CAI di Gualdo Tadino, la Confraternita della Santissima Trinità, il Polo Museale di Gualdo Tadino, il Gruppo Scout AGESCI e il Comune di Gualdo Tadino.
“In un momento difficile della comunità gualdese – dicono dal GSGT – si è scelto di unire esperienze diverse, di partire da semplici escursioni per catturare l’attenzione della gente, coinvolgerla e crescere insieme, senza rinunciare alle specificità e alla identità di ogni singola associazione. Una scommessa vinta, dati alla mano. Come in poche altre occasioni tantissimi sono stati i partecipanti, con lunghe file di escursionisti che si sono disegnate sui sentieri. Anche l’utilizzo di basi operative di tutto rilievo come Valsorda e il rifugio Monte Maggio, la Rocca Flea e l’Eremo del Serra Santa, il Centro Scout “La Colonia” e il rifugio Monte Penna, ha contribuito ad offrire un valore in più. Un grazie a tutti, partecipanti e organizzatori, un grazie alle tante associazioni coinvolte. Questo è solo un arrivederci, dato che Montagne in Movimento avrà sicuramente un seguito, su temi e percorsi diversi“.