La discarica di Vignavecchia fuori dalla lista nera

La discarica di Vignavecchia di Gualdo Tadino esce ufficialmente dalla procedura d’infrazione avviata dalla CEE nei confronti dell’Italia. Dalla nota ufficiale della commissione europea si apprende che sono ancora 44 su 50 i siti non messi a norma e deferiti dalla commissione per inottemperanza all’articolo 14 della direttiva europea relativa alle discariche dei rifiuti. Vignavecchia non è più tra questi.

LA STORIA
L’ex cava Vignavecchia è un sito dismesso di circa 9000 mq dove sono stati interrati nel tempo rifiuti vari, come macerie ed elettrodomestici bruciati, rinvenuti nel 1997 dal corpo forestale dello stato. La discarica fu inserita sin dal 2004 nella lista A1 del Piano Regionale di Bonifica e successivamente, constatata l’inottemperanza dei proprietari privati dei terreni nel redigere il piano di indagini, nella lista A2 del Piano Regionale di Bonifica con relativa richiesta da parte del Comune dei fondi necessari per sostituirsi ai soggetti inadempienti.
Nel 2007 prende avvio il lungo iter burocratico che ha previsto diversi piani di indagini, analisi di rischio sanitario ed ambientale e conferenze di servizi tra i vari enti e soggetti coinvolti.
Nel 2015 il Comune approva il progetto definitivo di messa in sicurezza permanente e risanamento ambientale dell’area e da avvio all’iter ad evidenza pubblica per l’assegnazione della progettazione sulla base dei criteri di progetto approvati in conferenza di servizi anticipando le somme necessarie. È la ditta Exup di Umbertide ad aggiudicarsi la redazione del progetto esecutivo.
Il 29 dicembre 2015 la Regione concede al Comune un contributo economico di 656 mila euro, il quale si attiva immediatamente per avviare l’iter ad evidenza pubblica attraverso la Stazione Unica Appaltante della Provincia per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori che avranno inizio il 7 luglio 2016.

L’EPILOGO
I lavori eseguiti dalla ditta Carbonafta Ecologia di Perugia, costati complessivamente 558mila euro, hanno interessato un’area di circa 4500 metri quadrati e hanno visto la realizzazione di pareti impermeabili con miscele bentonitiche e membrane in HDPE impermeabilizzanti per l’incapsulamento del corpo rifiuti. I lavori sono terminati il 27 dicembre 2016 e lo scorso 6 aprile hanno ottenuto la certificazione per la conformità di esecuzione da parte di tutti gli enti coinvolti.

Il Ministero dell’Ambiente dopo aver acquisito la documentazione da parte del Comune di Gualdo Tadino ha pertanto comunicato l’avvenuta esecuzione dei lavori alla Commissione Europea richiedendo l’esclusione del sito Vignavecchia dalla procedura di infrazione avviata dalla Comunità Europea nei confronti dello Stato Italiano. Il Comune ha inoltre avviato una complicata azione legale per poter recuperare i soldi spesi per l’esecuzione dell’intervento.

La nostra amministrazione apprende con soddisfazione e sollievo il finale di questa vicenda – ha afferma l’assessore all’ambiente Michela Mischianti – Da quando abbiamo iniziato ad occuparcene, abbiamo messo in atto fin da subito tutte le azioni utili al fine di arrivare ad una risoluzione della problematica il più rapida possibile. Problematica che avrebbe portato a risvolti negativi per il nostro Comune non solo da un punto di vista ambientale, ma soprattutto da un punto di vista economico vista la sanzione di 400mila euro per ogni semestre di inadempienza. Questo importante risultato è stato possibile grazie alla collaborazione e al lavoro di tutti gli Enti e Soggetti coinvolti oltre il nostro Comune quali Regione, Provincia, imprese ed Arpa. Proprio in questi giorni favorevoli per le condizioni ambientali esistenti, i nostri tecnici con quelli di Arpa hanno eseguito le indagini necessarie per verificare se sia necessario l’ulteriore intervento previsto di risanamento ambientale attraverso il sistema di Pump&Treap. Ora attendiamo l’esito delle analisi eseguite”.

Grande soddisfazione sulla vicenda è espressa anche dal sindaco Massimiliano Presciutti che ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo: “Una notizia straordinaria, che premia il nostro lavoro a tutela dell’ambiente, un lavoro di squadra che ha visto protagonista la Regione Umbria, finanziatrice dell’intervento, i nostri dipendenti e le imprese che hanno svolto i lavoratori a regola d’arte. Dopo la bonifica di Palombara arriva un altro grande risultato”.

 

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Redazione Gualdo News
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