La pioggia e le basse temperature hanno caratterizzato il week-end gualdese di Superenduro di mountain bike, probabilmente per avvicinarsi al clima che più facilmente può caratterizzare le tappe del nord Italia, fino a ieri protagoniste di questa spettacolare disciplina. Infatti per la prima volta una tappa del Superenduro, valida anche per la classifica dell’Appennino Enduro Trophy, è scesa nel centro Italia.
Oltre 400 bikers, provenienti da tutta Italia e dall’estero, hanno preso parte alla prova, con gli organizzatori che, a causa delle violente piogge del sabato, hanno dovuto rivedere le prove speciali, cancellando la PS1, probabilmente la più spettacolare, il cui percorso era divenuto impraticabile. A causa delle difficili condizioni del fondo, i piloti hanno avuto il loro daffare nello scegliere il pneumatico più adatto, in considerazione anche dei tratti ripidi e rocciosi, nonchè umidi, del percorso, che si sono alternati a quelli fangosi e asciutti.
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Affascinanti i percorsi delle varie prove, tracciati dagli organizzatori, che si sono sviluppati per oltre 40 chilometri partendo da piazza Mazzini, cuore della manifestazione, per toccare larga parte della montagna e delle pinete gualdesi, passando all’interno della Rocca Flea per concludersi in pieno centro storico con i bikers che sono sfrecciati lungo le scalette e gli stretti vicoli dell’acropoli.
Grande l’impegno del Gruppo Sportivo Avis di Gualdo Tadino che ha svolto un lavoro di organizzazione e raccordo che ha permesso alla manifestazione di svolgersi impeccabilmente.
Il Cingolani Rokketta Legend Superenduro è stata vinto da Matteo Raimondi (GB Rifar Mondraker) che ha preceduto rispettivamente Vittorio Gambirasio (Officine Red Bike) e Nicola Casadei (CMC Cycling Experience). In campo femminile successo di Alia Marcellini (Team Cingolani). Tutti i risultati www.superenduromtb.com
Lo sguardo ora è rivolto al 2018, quando Gualdo Tadino sarà molto probabilmente tappa del Giro d’Italia.