La querelle sulla visita del presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi a Gualdo Tadino non accenna a placarsi. Dapprima il comunicato stampa del PD, poi la risposta di Valerio Anderlini, consigliere della Comunanza Agraria e direttore della testata “Nuovo Serrasanta“. Quindi la lettera del sindaco Presciutti in risposta a quella di Anderlini.
PER UN RIASSUNTO LEGGI:
IL COMUNICATO STAMPA PD GUALDO TADINO
L’INTERVENTO DI VALERIO ANDERLINI IN RISPOSTA AL PD
LA LETTERA DEL SINDACO A VALERIO ANDERLINI
Come ultimo atto di questa vicenda ecco la lettera di Valerio Anderlini indirizzata al primo cittadino.
“In relazione alla Sua lezione di deontologia professionale – scrive Anderlini – sono costretto ad alcune puntualizzazioni per fatto personale. Altri soggetti hanno già risposto o lo faranno in proprio. Innanzitutto il Suo partito (il PD – ndr) avrebbe potuto fare a meno di innescare una polemica fuori posto e in cui sa benissimo di non avere le carte in regola. Il tutto a conclusione di una manifestazione che si era svolta nel migliore dei modi e con soddisfazione di tutti.
I rapporti personali dell’accademico signor Sauro Vitali con il professor Grossi datano da anni, come provato da una sua visita a Boschetto in altri tempi. Nel contesto dell’organizzazione del Festival, ‘per correttezza istituzionale’, abbiamo condiviso con il sig. Vitali l’opportunità di metterLa in condizione di partecipare all’evento, ciascuno nell’ambito delle rispettive competenze, informandoLa tempestivamente ‘in modo che Lei potesse prendere gli opportuni contatti’. Come vede io ‘da protagonista attivo nella vicenda’ ero il più informato di tutti, quindi non avevo bisogno di ‘informarmi'”. Cosa che invece avrebbero dovuto fare certi suoi addetti alle pubbliche relazioni”.
Questa è la pura e semplice verità di come si sono svolte le cose. Non esistono dietrologie di altro genere, né di carattere politico o altro, come si legge nel comunicato del Suo partito che ha travisato la realtà, secondo la regola di criminalizzare sempre e comunque chi non fa parte del ‘gregge’ e cercando differenziazioni anche in un momento ‘istituzionale’.
Quanto a caduta di stile, infine, avete toccato il fondo nella coreografia allestita in aula consiliare trasformando l’evento istituzionale in una carnevalata pubblicitaria con una fila di bottiglie in bella mostra che, durante l’intervento del Presidente Grossi, qualcuno innocentemente roteava per metterne in evidenza il marchio ai presenti.
La ‘brutta piega’ nella vicenda, come Lei l’ha definita – conclude Valerio Anderlini – l’avete voluta soltanto Voi nel tentativo di gettare discredito sull’organizzazione di una manifestazione sulla quale non avete potuto mettere il cappello del patrocinio del Comune, come siete abituati a fare con tutte le iniziative che si svolgono in città”.