L’incontro saltato sulla vicenda della ex Antonio Merloni e rinviato a data da destinarsi a causa di “sopravvenuti impegni istituzionali” del vice ministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova ha provocato una serie di reazioni da parte del mondo politico e del lavoro. La riunione della I e II Commissione Consiliare dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria si sarebbe dovuta tenere mercoledì scorso alle 16,30 a Salmata ed erano stati invitati a partecipare, oltre al vice ministro, il sottosegretario Gianpiero Bocci, la presidente e il vicepresidente della Regione Umbria, i sindaci del territorio interessato e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
“Ci piacerebbe davvero conoscere la natura dell’impegno, riteniamo improrogabile, che ha portato il viceministro Bellanova a mancare l’incontro che aveva come argomento principe le problematiche dell’area ex Merloni, il futuro della Jp Industries e in generale la crisi della Fascia Appenninica – ha dichiarato il deputato perugino di Forza Italia Pietro Laffranco – Salvaguardare il futuro di un’azienda, tutelare tantissimi lavoratori che brancolano nel buio se pensano alle loro prospettive future, evidentemente non è tra le priorità di questo governo, se il viceministro dello Sviluppo economico cancella così di punto in bianco un appuntamento che serviva a gestire una crisi di tale portata.”
La Lega per il Lavoro della Fascia Appenninica ha parlato senza mezzi termini di “schiaffo per il territorio. La crisi economica e sociale, dovuta alla massiccia perdita di posti di lavoro non solo non sta terminando, ma si sta addirittura aggravando – ha evidenziato l’associazione che opera nell’area della Fascia Appenninica – Per questo la presenza del viceministro sarebbe stata un segnale forte. Dal viceministro Bellanova ci aspettavamo risposte su nodi spinosi legati alla (ex) Antonio Merloni e impegni su importanti proposte, che hanno bisogno di un confronto con gli enti pubblici, per primo il Ministero per lo Sviluppo Economico. Ci auguriamo che questa mancata presenza non sia dovuta ad una mancanza di soluzioni nei confronti delle problematiche del territorio”.