NOaiNO e la Comunanza: “Perchè un Ente inutile torna dopo 40 anni?”

Il neo Comitato di cittadini “NOaiNO“, con una nota stampa, ha commentato l’audizione che la Comunanza Agraria Appennino Gualdese ha tenuto lo scorso 5 luglio nell’ambito della discussione su un disegno di legge del Movimento 5 Stelle, presso la XIII commissione permanente della Camera dei Deputati.

Le registrazioni dell’incontro, che hanno evidenziato l’assonanza di battaglie contro la Rocchetta SpA, inducono a ritenere fondata l’esistenza di un asse tra la stessa comunanza e il Movimento 5 Stelleribadiscono dalla sede del comitato – Tale approccio, che in maniera nervosa viene negato, è in verità ben distante da quello che la storica Comunanza gualdese aveva con le consorterie politiche. Anziché gridare ai ‘complotti infamanti e denigratori’, rifletta con meno spocchia e arroganza dunque la Comunanza a cinque stelle, sul fatto che si possano avere, rispetto alla problematica trattata visioni differenti aventi pari credibilità e dignità“.

Il Comitato ricorda che esistono studi idrogeologici, commissionati dall’Ente Pubblico e non da soggetti privati – che attestano un’ampia disponibilità della risorsa idrica del territorio gualdese, stimata per difetto nei due bacini carsici in circa 700 litri al secondo.
I nuovi studi invocati oltre a comportare tempi lunghi e costi esosi, difficilmente potrebbero raggiungere risultati diversi, a meno che, per l’ansia di avere determinate risposte li si voglia ossessivamente ripetere come nelle partite di solitario, che si rifanno fin tanto che l’esito sia di un certo tipo” – dicono i NOaiNO.

Nonostante la siccità di questo periodo la rete distributiva non ha subito alcun calo. “E invece si continua a parlare in maniera ripetuta in modo approssimativo ed incompetente del bacino idrico ed idrogeologico gualdese“.

Il “Comitato Gualdese per lo Sviluppo Economico del Territorio – NOaiNO“, questo il nome completo dell’associazione appena costituita, si domanda anche con quali risorse vengano pagate le azioni legali intraprese contro la società Rocchetta. “E se i danni che hanno devastato la strada della Valle del Fonno, causati dalle avverse calamità naturali del 2013, non saranno riconducibili alla realizzazione delle condotte da parte della società Rocchetta SpA, chi metterà il denaro per ripristinare la vallata visto che la Comunanza si oppone all’attuale progetto di risanamento presentato dalla stessa Rocchetta SpA?” – si chiede il Comitato – Evidentemente essendo gran parte dell’area gravata da uso civico e la restante parte di proprietà comunale spetterà alla Comunanza e al Comune. In pratica saranno dunque e come al solito i cittadini gualdesi a dover pagare“.

Ribadendo che la Comunanza ha di fatto “paralizzato la città di fronte all’investimento Rocchetta“, il NOaiNO si chiede ancora come mai la stessa Comunanza, forte dello slogan “il tempo dei prelievi facili è finito” applichi un silenzio “assordante” su altri temi quali, per esempio, la problematica delle attività estrattive.

Perchè un’Ente ormai dimenticato dai cittadini gualdesi, inutile ed obsoleto, torna come se niente fosse dopo 40 anni, andando a sconvolgere le nostre abitudini pretendendo di sostituirsi alla legittima autorità dell’Amministrazione comunale e della regione?” – si chiede il Comitato, non accettando che la gestione delle terre vada ad un presidente e al CdA, definiti “5 persone elette da uno sparuto numero di capifamiglia, che decidono sopra le teste dei cittadini un piano di gestione delle terre soggette ad uso civico”. “Decidono in pratica dei beni a cui tutti NOI Cittadini siamo profondamente legati. Nessuno può toglierci i diritti sulle nostre terre, ma nessuno può obbligarci ad iscriverci ad una Comunanza per continuare ad averli”.

Quando la stagione dei proclami sarà finita ed un po di chiarezza sarà stata fatta – concludono dal neo Comitato – vogliamo sperare che si inizi finalmente ad analizzare seriamente la drammatica situazione gualdese, fatta di economia a brandelli e disoccupazione crescente. Gridare al lupo senza evidenti riscontri tecnici e scientifici, sventolare atti notarili incartapecoriti, potrebbe servire ad attirare qualche personaggio in cerca d’autore ma non di certo a risolvere i problemi che la città vive, pertanto questo Comitato metterà in campo nelle prossime settimane iniziative per dare voce ai cittadini che sono stanchi di subire e che vogliono semplificare piuttosto che complicare, cercando di contrastare la disinformazione fin qui divulgata”.

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Redazione Gualdo News
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