Niente più taverne concesse in affitto. Né a privati, né ad enti pubblici. Questa la clamorosa decisione dell’Ente Giochi de le Porte. Un provvedimento che – dicono dalla sede di via Matteo Pittore – “è scaturito a seguito delle numerose problematiche e difficoltà emerse nella gestione delle taverne e degli affitti e dopo un’analisi amministrativa, economica e logistica“.
Il fatto singolare è che l’Ente non intende più concedere i locali neanche per eventi patrocinati dal proprietario, cioè il Comune. L’associazione presieduta da Paolo Campioni, a seguito di una convenzione datata 2011 è infatti solo il soggetto affidatario che gestisce le quattro taverne, mentre la proprietà è pubblica.
L’Ente Giochi, che ha avuto anche incontri con l’Associazione Ristoratori Gualdesi al fine di cercare una soluzione congiunta, dice che “la gestione non è più sostenibile per tutta una serie di motivi. In primis economici ed anche tecnici, dovuti al diverso utilizzo delle stesse taverne da parte dei soggetti cui vengono affittate, rispetto a quanto previsto dall’attuale convenzione“.
“Ogni anno le Taverne ci costano oltre ventimila euro a fronte di poche migliaia di euro provenienti dall’affitto – dicono il presidente Campioni e il gonfaloniere Cambiotti – e non è più pensabile una simile gestione. Praticamente gestiamo le nostre taverne per altri, pagandone interamente utenze, pulizia ed utilizzo. In più dobbiamo anche versare alle casse comunali il 35% degli utili.
Proprio per tutti questi aspetti e insieme ai ristoratori gualdesi abbiamo iniziato a ragionare su quali possano essere eventuali soluzioni e proprio insieme a loro chiediamo un urgente incontro con il Sindaco e l’Amministrazione comunale per trovare una soluzione ad uno status quo che non è più sostenibile per noi. E’ indispensabile un tavolo congiunto che possa trovare una volta per tutte una maniera ottimale per rendere le taverne completamente funzionali e disponibili attraverso un’opera di sistemazione definitiva delle stesse mediante opere di straordinaria manutenzione. La destinazione d’uso deve essere congrua e corrispondente a ciò che le taverne debbono e vogliono essere”.
Secondo l’Ente, questa gestione priva i Giochi di un contributo di alcune migliaia di euro che potrebbero essere impiegati, ad esempio, per la promozione del brand Giochi de le Porte. “Non intendiamo più andare avanti così – concludono dalla sede dell’Ente – nemmeno per quanto riguarda eventi patrocinati dall’Amministrazione comunale fino a quando non verrà trovata soluzione al problema, in quanto non vi è tutela né per le Porte, né per lo stesso Ente, in merito ad eventuali problematiche civili e penali connesse ad un errato utilizzo delle stesse Taverne”.
Il blocco degli affitti non vale ovviamente per le prenotazioni già concordate da tempo, che devono essere comunque munite di tutte le autorizzazioni del caso.