Rocchetta, “No ai No” all’attacco del M5S: “Giù le mani dal nostro territorio!”

Torna a farsi sentire il Comitato “No ai No” che sferra un nuovo attacco al Movimento 5 Stelle sulla vicenda che riguarda il rinnovo delle concessioni a Rocchetta SpA.

I pentastellati nei giorni scorsi avevano presentato sia in Comune, tramite il consigliere Stefania Troiani, che in Regione, per mezzo dei consiglieri Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, due interrogazioni dello stesso tenore nelle quali si chiede al Comune il ritiro, in autotutela, della delibera nella quale viene espresso parere favorevole alla proroga delle concessioni a Rocchetta. Idem alla Regione per quanto riguarda la proroga stessa. Il tutto, hanno sottolineato nei loro atti ispettivi i rappresentanti del M5S, “dopo aver appreso notizie a mezzo stampa dal WWF di Perugia” che il Comune di Gualdo Tadino non avrebbe rilasciato le concessioni edilizie di sua competenza per i pozzi di prelievo definitivi dell’azienda nella Valle del Fonno e che le richieste in sanatoria riguardano solo i cabinotti e le recinzioni realizzati a copertura e protezione dei pozzi stessi”. 

“Ciò che sta accadendo in questi giorni sullo scacchiere gualdese e regionale ha dell’incredibile – scrive il Comitato dei No ai No – La lunga escalation di azioni mirate a colpire l’azienda Rocchetta Spa ha visto scendere in campo tutti gli esponenti grillini di casa nostra e dintorni, al solo fine di invocare all’unisono ed in maniera scomposta la chiusura dello stabilimento.”

Il Comitato, nel suo documento, sottolinea l’appartenenza al Movimento 5 Stelle del presidente provinciale del WWF (“già coordinatore comunale pentastellato di Foligno”, riporta la nota) e si chiede “cosa c’entra tutto questo con la politica e a vantaggio di chi vengono fatte tali battaglie?”

Il “No ai No” prosegue mettendo in evidenza quello che, a loro avviso, è un atteggiamento del M5S da due pesi e due misure: “Nel 2013 il senatore pentastellato Lucidi, in un intervento condiviso con i lavoratori della società Sangemini Spa, sollecitava azioni della Regione per scongiurare la crisi della azienda di acque oligominerali. Passati da allora pochi anni (4) e pochi km. (da Terni), la musica è così cambiata da invocare paradossalmente per Gualdo Tadino la chiusura di una azienda che, pur operando da anni, ha provocato né prosciugamenti delle sorgenti né tantomeno fallimenti aziendali, scaricati sulle spalle dei lavoratori e delle comunità, così come invece è accaduto in altre parti dell’Umbria.

Quindi il Comitato sferra l’attacco ai pentastellati umbri: “Se il Movimento 5 Stelle pensa di giocare sulla pelle dei gualdesi ha sbagliato i propri conti. Cominci a far pace con i propri comportamenti, e se non può aiutare le aziende a superare la crisi che stritola tutti, almeno non le danneggi. Un’ultima cosa: i lavoratori vanno difesi sempre e non a seconda della geografia regionale. Giù le mani dal nostro territorio!”

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Redazione Gualdo News
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