GUALDO TADINO – Un centinaio di persone hanno partecipato ieri sera alla fiaccolata organizzata dal comitato Pro Acqua Gualdo per chiedere il “ripristino immediato dell’area Fonti della Rocchetta – ha spiegato il presidente Alessandro Brunetti – che si trova in una situazione a dir poco scandalosa dal novembre 2013”.
Il corteo – composto da cittadini di ogni età, compresi diversi bambini – è partito intorno alle 21 da piazza Garibaldi per raggiungere le cosiddette Fonti Basse. A quel punto i partecipanti, conclusa la fiaccolata, si sono raccolti nell’area per ascoltare gli interventi di Brunetti, che ha ribadito quanto divulgato nel comunicato di presentazione dell’iniziativa ed espresso soddisfazione per la partecipazione riscontrata.
Il presidente del WWF di Perugia, Sauro Presenzini, ha invitato i gualdesi a combattere per la tutela della risorsa acqua e per il rispetto della legalità. La società Rocchetta – ha sottolineato riferendosi all‘annuncio di ieri del sindaco Massimiliano Presciutti – non interverrà con azione di ripristino “come gentile concessione ed atto di magnanimità verso il volgo, bensì ottemperando tardivamente, molto tardivamente, a degli obblighi contrattualmente previsti dalla Concessione per lo sfruttamento delle acque minerali, ove è specificamente prevista l’obbligatorietà in capo al concessionario”.
Riguardo ai danni, Presenzini ha annunciato una nuova richiesta di accesso agli atti in Comune riguardo ai lavori commissionati da Rocchetta Spa per verificare se siano “concausa scatenante, perché eseguiti in totale difformità dalle autorizzazioni e prescrizioni impartite” come “certificato” ha affermato, da una perizia tecnica commissionata dalla comunanza Appennino Gualdese. “Anche in questo caso – ha chiosato – sembrerebbe che il Comune si stato inerte e inerme” in quanto “danno e cause non sono state rilevate dalla parte pubblica, come ci si sarebbe aspettato, ma su esclusiva iniziativa della locale Comunanza”.
E’ poi intervenuto il nuovo presidente del Comitato per la difesa del Rio Fergia, Dario Toffano, che ha ricordato la notte dell’occupazione dei pozzi di Corcia avvenuta esattamente dieci anni fa, le sentenze, fino alla Cassazione che hanno dato ragione ai ricorrenti contro Regione, Comune e società Rocchetta.