Scontro sui social, nello specifico su Facebook, tra l’ex consigliere regionale Sandra Monacelli e Carlo Catanossi, presidente del gruppo Grifo Agroalimentare. Motivo del contendere un articolo, a firma dello stesso Catanossi – pubblicato sull’ultimo numero de “Il Nuovo Serrasanta” e sul profilo Facebook dell’autore – relativo alla costituzione del Comitato “No ai No”, favorevole all’investimento di Rocchetta SpA, del quale una dei principali esponenti è l’ex senatrice gualdese.
Catanossi da anni cura la rubrica “Controcanto” nel mensile gualdese e nel numero di agosto ha parlato proprio della nascita del nuovo comitato. “Uno sforzo di trasparenza” è il titolo e, nel pezzo di commento, Catanossi chiede ai componenti del comitato di far sapere ai cittadini il proprio rapporto di lavoro con l’azienda Rocchetta. “Era tempo che girava una mezza voce su un ruolo che potesse avere un gruppo di persone vicine all’azienda multinazionale dell’imbottigliamento e, infine, comincia a venire allo scoperto – scrive nel suo articolo – (…) Tutte le maggiori democrazie prevedono un ruolo definito per l’attività delle lobby e per la loro influenza pubblica. In tutti i casi la caratteristica essenziale è la trasparenza. Deve essere chiaro e conosciuto chi sono gli operatori e chi rappresentano, dove vogliono arrivare e perché. Deve essere manifesto il rapporto con chi li paga e pubbliche le relazioni che intercorrono tra i soggetti (…) Se gestisci un esercito di miliziani privati non puoi sponsorizzare l’aumento delle spese militari. O almeno così dovrebbe essere.
Avere dei rapporti professionali o essere fornitori di servizi all’azienda dell’acqua non costituisce un problema. Quello che serve è che ci sia trasparenza. (…) Si deve conoscere chi fa parte del comitato di sostegno e qual’è il suo rapporto con la fabbrica ma non perché sia illegittimo. Solo perché si sappia. Se fornisco beni e servizi di consumo all’azienda, i cittadini che vedono la mia presa di posizione, devono saperlo. Se ho fatto il progettista per diversi interventi o sono ancora il tecnico di fiducia in diversi campi non me ne posso certo fare una colpa ma deve essere noto (…).
Immediata è arrivata via Facebook la risposta, durissima, di Sandra Monacelli. “In questi anni di cose strampalate ne ho sentite tante, ma quella di essere dipinta, insieme ad altri gualdesi, da Carlo Catanossi: un presidente – nominato – dalla parte politica a vertice di una delle principali cooperative umbre – la Grifo Latte – come lobbista, mai! E di faccia ce ne vuole! – scrive l’ex consigliere regionale – Mi scuserà se non ho citato le sue altre nomine: presidenza del consorzio agrario di Perugia… il consiglio di amministrazione di alcune banche (Etruria…), ma io di lobby non ne so molte…! In tutta la mia vita ho fatto politica scegliendo sempre di metterci la faccia, non mi sono mai nascosta, ho rischiato, vinto, perso, scelto, ricominciando ogni volta da capo, ma sempre contando sulle mie forze. Non appartengo alla schiera dei nominati. Ho aiutato molte persone, per qualcun altro non ce l’ho fatta, ma mai per membri della mia famiglia, non ho accumulato beni (…) e tantomeno sono mai stata nel libro paga di qualcuno. Detto questo non indietreggio di un millimetro rispetto alle mie idee, sono convinta che questo non è il tempo per rivisitare enti medioevali, già non ce la caviamo con quelli che ci sono… figuriamoci con quelli del passato! Sono convinta che Gualdo abbia bisogno di posti di lavoro, di investimento e di aziende che lo facciano (…)”.
Infine, in un post sul profilo dello stesso Carlo Catanossi, Sandra Monacelli tira in ballo anche la Comunanza: “Piccola cosa – scrive – il comitato No ai no per fare comunicati non ha bisogno di soldi. Basta un telefono o un computer e ne siamo tutti automuniti. Ci spieghi invece dove prende i soldi la Comunanza di cui lei fa parte per fare i ricorsi al TAR.. sa è per la trasparenza”
La vicenda già incandescente tra Comunanza Agraria e azienda Rocchetta si arricchisce di un nuovo capitolo che vede ora protagonisti di uno scontro acceso due personaggi noti nel panorama regionale.