Venti richiedenti asilo che risiedono a Gualdo Tadino collaboreranno all’edizione 2017 dei Giochi de le Porte. I migranti saranno di supporto alla Commissione Tecnica e si occuperanno di movimentazione transenne, predisposizione del percorso di gara, presenza nelle taverne per la pulizia in cucina, gestione della sala, carico e scarico di materiale, e così via.
L’accordo è stato sancito da Ente Giochi de le Porte e Arcisolidarietà, in qualità di ente gestore del progetto Emergenza Sbarchi – Prefettura di Perugia – Ministero dell’Interno, che ospita persone richiedenti asilo presso le strutture di accoglienza presenti a Gualdo Tadino, ed è stato presentato nella sala consiliare del municipio alla presenza della vicesindaco Gloria Sabbatini.
Gianluca Graciolini di Arcisolidarietà ha sottolineato come il “protocollo d’intesa sancito con l’Ente Giochi sia un valido strumento per il processo di integrazione dei richiedenti asilo con la comunità gualdese. La collaborazione che si attuerà in occasione del Palio di San Michele Arcangelo – ha evidenziato Graciolini – è prevista su due filoni: supporto logistico alla commissione tecnica, impiego nelle taverne e inoltre un sarto, che svolgeva questo mestiere nel suo Paese, verrà utilizzato nella sartoria di San Facondino, dove avrà modo di collaborare con un professionista affermato quale Daniele Gelsi. Attraverso questi accordi è possibile migliorare l’integrazione in un clima particolarmente pesante come quello che stiamo vivendo. Queste iniziative sono importanti affinché il tema dell’immigrazione possa essere visto sotto una luce diversa.”
Sulla stessa lunghezza d’onda Riccardo Trovati, responsabile di Arcisolidarietà. “Voglio ringraziare il Comune e le associazioni per la disponibilità a sviluppare queste iniziative – ha detto – Non sempre è facile, ma qui a Gualdo abbiamo trovato un terreno particolarmente fertile. Questa disponibilità la incontriamo molto di rado e il Comune di Gualdo Tadino si è distinto in ciò. Tali iniziative permettono ai richiedenti asilo di acquisire strumenti ed esperienze che, oltre ad essere propedeutiche per la loro richiesta di asilo, aiutano tantissimo l’integrazione.”
Karibo Barrow, a nome dei richiedenti asilo, ha voluto evidenziare “l’importanza di lavorare per la comunità in cui si vive per dimostrare gratitudine per l’accoglienza ricevuta. Abbiamo già lavorato con gli operai del comune tre giorni a settimana per effettuare opere di manutenzione. Stiamo imparando la lingua per essere più integrati.”