“Una grande operazione culturale a livello nazionale“. Così è stato definito l’articolo di sedici pagine, che la rivista MedioEvo ha dedicato a Gualdo Tadino e ai Giochi de le Porte nel numero di settembre da qualche giorno in edicola.
Il tutto è stato presentato in una conferenza stampa in cui erano presenti il sindaco Massimiliano Presciutti, il presidente dell’Ente Giochi Paolo Campioni, gli assessori Fabio Pasquarelli ed Emanuela Venturi, il responsabile per l’Umbria della rivista Federico Fioravanti, il professor Antonio Pieretti curatore dei testi e Daniele Amoni, che ha fornito alcune foto.
“Abbiamo colto al volo l’opportunità che ci si è presentata – ha detto il primo cittadino – Lo spirito di promuovere la città e tutta la zona nel suo complesso dal punto di vista storico, artistico, culturale e non solo in tutta Italia era un’occasione da non farci sfuggire. Un’iniziativa di grande spessore finanziata dal Gal (Gruppo Azione Locale Alta Umbria), che ha sposato in pieno il progetto proposto. Ringrazio chi ha lavorato per la riuscita del progetto, chi lo ha finanziato e chi vi è stato coinvolto. Questo è un inizio e stiamo valutando la possibilità di proseguire e implementare questo rapporto anche in futuro”.
Il servizio completo riguarda la storia medioevale di Gualdo Tadino con particolare attenzione ai Giochi de le Porte ed è disponibile nel numero in edicola, che ha avuto una tiratura di 20 mila copie.
“Abbiamo inserito i Giochi de le Porte all’interno di un contesto più ampio, quello del Medio Evo – ha dichiarato Antonio Pieretti che ha curato i testi – in modo tale da dare un fondamento storico ai Giochi stessi”.
“Il servizio descrive una storia straordinaria, che parte da lontano – ha concluso Fioravanti – non limitandosi solo ai Giochi de le Porte. Questa è senza dubbio una grande operazione culturale per tutta questa zona e la rivista MedioEvo è orgogliosa di aver iniziato questo percorso per valorizzare le tradizioni e la storia di Gualdo e del suo territorio in tutta Italia. Una collaborazione che proseguirà anche nel prossimo anno con una serie di altri servizi. E’ stato un lavoro lungo e c’è stato anche qualche piccolo errore commesso da parte nostra al quale rimedieremo senza dubbio, ma siamo soddisfatti del lavoro finale che ne è uscito e che sarà visibile anche nel sito e sulla pagina Facebook del Festival del Medioevo”.
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