E’ stato assegnato sabato scorso a Nocera Umbra il premio giornalistico “Angelo Marinangeli”, giunto alla sua terza edizione. All’interno della splendida sala della pinacoteca nocerina, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, e il giornalista di RaiSport Antonello Brughini hanno ricevuto il premio e sono stati protagonisti di un interessante talk show, condotto da Massimo Boccucci, con i ragazzi delle scuole.
Angelo Marinangeli, ideatore e conduttore per tanti anni di “Palla al centro” di Radio Subasio, la prima e storica trasmissione radiofonica sul mondo dei dilettanti del calcio umbro, è stato un giornalista anche de La Nazione e, per alcuni anni, direttore responsabile di Radio Tadino.
Alla cerimonia di consegna, condotta da Alberto Scattolini, erano presenti il sindaco di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, e l’assessore regionale all’istruzione Antonio Bartolini.
“E’ un giorno importante per Nocera, grazie a questo premio” ha evidenziato il primo cittadino, mentre per Donatella Porzi questo evento ha permesso di ricordare “una persona straordinaria quale Angelo Marinangeli, che ha ha lasciato un segno profondo nel giornalismo.”
I due premiati hanno voluto ricordare i loro primi passi compiuti nel mondo del giornalismo. Tarquinio, originario di Assisi, ha iniziato collaborando con il settimanale “La Voce”. “Fu quasi un caso – ha detto – Mi piaceva scrivere poesie avrei voluto vivere di questo, ma le poesie non danno da mangiare. Ho intuito allora che il giornalismo poteva essere la mia vita. Nel 1983 cominciai a fare il corrispondente del Corriere dell’Umbria. Il mio essere umbro mi ha aiutato poichè la nostra regione era all’epoca molto effervescente, con iniziative editoriali che nascevano continuamente.”
“Ero uno dei preferiti di Angelo Marinangeli – ha ricordato Antonello Brughini, che al giornalismo approdò per una casualità – Nel 1983 ero uno studente universitario di economia e commercio. Arrivò una telefonata al bar di Valfabbrica, la mia città. Era di Franco Volpini del Messaggero che cercava una persona per fornire al giornale il tabellino di Valfabbrica-Pianello. Mi trovavo lì e la proprietaria del bar me lo passò. Pur non avendo mai visto una partita del Valfabbrica, risposi di sì. Da quel momento ci ho preso gusto e sono iniziate le collaborazioni, fino ad arrivare in Rai. Ci ho messo del mio, studiando, approfondendo, tutte cose che oggi mi permettono di fare ciò che più mi piace e per il quale vengo anche pagato.”