Diritti di uso civico, il “No ai No” contesta il protocollo Comune-Comunanza

Torna a farsi sentire il comitato “No ai no” e nel mirino stavolta finiscono 25mila euro “che il Comune di Gualdo Tadino – riporta una nota del comitato stesso – ha provveduto ad elargire alla Comunanza Agraria Appennino Gualdese senza avere oltretutto preteso che la stessa sanasse prima quanto l’ente Comune, con i soldi dei contribuenti, ha sborsato in questi anni della cosiddetta “dormienza della Comunanza”.

Il Comitato contesta il punto del Protocollo d’Intesa, sottoscritto nel 2015 da Comune di Gualdo Tadino e Comunanza Agraria Appennino Gualdese, nel quale, sui proventi derivanti da beni gravati da uso civico, l’amministrazione comunale “si impegna ad accreditare un ottavo degli introiti quale spettanza dei diritti di uso civico a favore della Comunanza Agraria dell’Appennino Gualdese, con accredito sul conto corrente intestato alla stessa Comunanza Agraria.” 

Secondo il “No ai No” il Comune, prima di effettuare i versamenti come previsto dal Protocollo d’Intesa, avrebbe dovuto richiedere le spese sostenute dall’ente negli ultimi 40 anni per la manutenzione dei terreni montani, tornati recentemente sotto la gestione della Comunanza Agraria. Il comitato stima che questa spesa si aggira per difetto a circa 8 milioni di euro e dunque sarebbe stata buona norma che i sedicenti proprietari avessero sanato il debito, anziché battere nuova cassa verso il Comune. Non sfugge a nessuno come il Comune, per far quadrare i conti del proprio bilancio, o riduce le spese e taglia servizi o aumenta le entrate, dunque i gualdesi, a fronte di questa storiella medioevale – di certo meno divertente dei giochi settembrini –, rischiano di pagare più volte per uno stesso fine, con la beffa di  vedersi moltiplicare enti inutili e costi burocratici.”

Per il comitato “No ai No” la città non si può permettere che “le spese riguardanti le opere di manutenzione, che in realtà dovrebbero essere a carico di chi ne rivendica la proprietà e dunque della Comunanza, vengano pagate dal Comune, mentre le entrate subiscano la sorte opposta.”

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Redazione Gualdo News
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