Diritti di uso civico, il Pd bacchetta il “No ai No” e attacca la Comunanza

“L’aver versato delle risorse alla Comunanza non rappresenta un “contentino” al presidente della stessa ma è il frutto di un protocollo firmato anni fa al quale è susseguita la sentenza del 7 marzo 2016 che ne ha confermato i contenuti e che non può non essere assolutamente presa in considerazione.” Il Partito Democratico di Gualdo Tadino interviene così sulla questione dei diritti di usco civico, tirata in ballo nei giorni scorsi dal Comitato “No ai No” secondo il quale il Comune di Gualdo Tadino, prima di trasferire denaro nelle casse della Comunanza Agraria Appennino Gualdese, avrebbe dovuto chiedere indietro i soldi spesi per la manutenzione della montagna nel corso dei 40 anni in cui la Comunanza è stata “dormiente”. Un’assenza, la definisce il Pd, “assolutamente voluta dalla stessa Comunanza e mai imposta dalle amministrazioni.”

Il Pd ritiene che le posizioni dell’ente montano “facciano da ostacolo alla crescita della nostra comunità. Siamo fortemente critici su  come la Comunanza si relaziona con la città e con l’amministrazione comunale. Ci auguriamo pertanto che il 21 novembre, giorno della sentenza del Tar, per i gualdesi si apra un nuovo scenario con la possibilità di creare l’oasi della gola della Rocchetta e porre in essere l’investimento di 30 milioni da parte della società Rocchetta. Per tutti noi sarebbe veramente una boccata di ossigeno.”

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Redazione Gualdo News
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