Gli italiani e i giovani in particolare hanno ripreso ad andare all’estero. Nell’ultimo anno, secondo il rapporto “Italiani nel mondo 2017” della Fondazione Migrantes della Cei, se ne sono andati in 48.600 nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni, con un aumento del 23,3% rispetto al 2015.
Una ricerca simile, riferita all’Umbria, l’ha svolta Mediacom043 la quale rileva che il cuore verde d’Italia è sempre di più una regione che offre poco ai giovani. I dati Istat, analizzati dall’agenzia Mediacom043 e riferiti al quinquennio 2012-2017, forniscono un quadro comune per comune, prendendo però in considerazione solo quelli con più di tremila abitanti.
Tra quelli con oltre i 10mila abitanti, Gualdo Tadino è una delle realtà che ha perso più giovani tra i 25 e i 40 anni, praticamente la popolazione in età centrale. Negli ultimi cinque anni se ne sono andati in 442, diminuendo quella fascia di popolazione del 14,2%. Negli ultimi 12 mesi hanno lasciato la città della ceramica in 86. Gualdo Tadino è il quinto comune in Umbria ad aver perso in percentuale più giovani di tutti. Cinque anni fa l’incidenza della popolazione tra i 25 e i 40 anni sul totale era del 20,4%, ora è scesa al 18%. Ovviamente tra i comuni messi peggio a livello regionale figurano quelli della Fascia Appenninica: Valfabbrica -16,3%, Nocera Umbra -15,7%, Gubbio -13,8%.
Dati che fanno riflettere, soprattutto se si considera che il dato nazionale (già negativo di suo) è del -8,6% e quello regionale è del -10,4%. Ma, uniti a quelli della crisi che da queste parti non accennano a migliorare, sono lo specchio della realtà. Se la politica non interverrà in maniera decisa e in tempi brevi il rischio, oltre all’impoverimento, è lo spopolamento di questi territori.
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