Con “Dalla commedia dell’Arte ai sei personaggi di Pirandello”, terzo appuntamento giovedì 26 ottobre alle ore 17 con i Simposi del Rinascimento Eclettico di Gualdo Tadino che si tengono presso la Sala della Città della Rocca Flea. Il tema sarà approfondito dal professor Alessandro Tinterri dell’Università degli Studi di Perugia, introdotto dalla professoressa Oriana Scapeccia dell’Istituto Superiore Casimiri di Gualdo Tadino.
I Simposi stanno ottenendo un sempre maggiore riconoscimento da parte pubblico. Una notevole affluenza si è registrata anche giovedì scorso quando l’architetto Nello Teodori ha accompagnato il pubblico in un viaggio temporale alla scoperta della Gualdo medievale e delle sue evoluzioni nei secoli.
Teodori ha affrontato l’argomento partendo delle fonti ufficiali della fondazione di Gualdo e ha preso in esame le vicende che hanno caratterizzato la storia e l’urbanistica della città nuova con l’avvento di Federico II di Svevia, intorno al 1240, fino al Rinascimento, preludio del Manierismo e del Barocco (XVI secolo). Una data, quella del 1240, di poco posteriore al 1237 quando un incendio distrusse il piccolo borgo, edificato tra la fine del secolo XII e l’inizio del XIII, in Val di Gorgo, alle pendici degli Appennini.
Gualdo, pur essendo sfuggita agli storiografi delle “nuove fondazioni” federiciane, ne presenta tutti i caratteri: suddivisione in quattro quartieri, cinta muraria con quattro porte, regolarità dell’impianto allungato e simmetrico rispetto ad un asse centrale. Federico II sostiene la rifondazione e il potenziamento di Gualdo. Una nuova città destinata a diventare polo strategico del controllo territoriale da parte dell’imperatore dei territori dello “Stato papale”.