Approvato il bilancio consolidato, scontro sui canoni Rocchetta

Nel corso del Consiglio comunale di lunedì scorso è stato approvato il bilancio consolidato del Comune di Gualdo Tadino. Il documento prevede anche l’inclusione i risultati economici della società partecipata Easp Spa e dell’Easp “Armando Baldassini”, di cui l’amministrazione comunale nomina i vertici.

L’assessore competente Emanuela Venturi, nella sua relazione, ha portato a conoscenza che il bilancio si è chiuso con un utile. Critiche sono arrivate dall’opposizione: Stefania Troiani del Movimento 5 Stelle ha chiesto di portare in consiglio anche i bilanci del Polo Museale (non facenti parte del consolidato). Brunello Castellani (Per Gualdo) ha chiesto impegni concreti sul fronte del lavoro e una maggiore visibilità per il Concorso Internazionale della Ceramica. Per Forza Italia (Roberto Morroni e Silvia Minelli) l’amministrazione comunale si è limitata all’ordinaria amministrazione ed è priva di progettualità nonostante la città viva un forte declino.

I consiglieri di maggioranza Chiavini e Parlanti e l’assessore Pasquarelli hanno respinto questa visione, evidenziando come il Comune stia facendo scelte anche sotto il profilo della manutenzione ordinaria e straordinaria della città. Il sindaco Presciutti ha invece contestato la mancanza di progettualità.

CANONI DI ROCCHETTA, SCONTRO SULL’UTILIZZO – Un’ampia discussione si è avuta sulla variazione di bilancio riguardante la “riqualificazione del tessuto urbano del territorio comunale nel suo complesso mediante interventi di manutenzione straordinaria”, passata con i soli voti della maggioranza.

La proposta della giunta riguarda per questo scopo l’utilizzo dei canoni arretrati fino al 2016 versati da Rocchetta per il diritto di servitù e il cambio di destinazione d’uso dei terreni gravati da uso civico. Con quei soldi, 156mila euro, ha spiegato l’assessore alle manutenzioni Fabio Pasquarelli, sarà possibile ripristinare le staccionate a Valsorda e San Guido, effettuare interventi di manutenzione sulla strada Valsorda-Serrasanta e sulle altre strade della zona turistica di Valsorda. Inoltre sono previsti altri interventi su diverse strade e vie del territorio comunale (Gaifana, Palazzetto, zona Biancospino, via Nino Bixio, via Redipuglia, via Manin, zona stazione ferroviaria ed ex Orti Mavarelli).  Inoltre verranno utilizzati per realizzare balaustre di protezione in via Bersaglieri, rimozione e posa in opera della pavimentazione in cubetti di porfido in un tratto di Corso Italia, rifacimento dei marciapiedi in via Giorgio Mancini e in alcune zone di Cerqueto e il rifacimento del muro di contenimento in via Goffredo Mameli.

Per Stefania Troiani dei 5 Stelle la scelta dell’amministrazione comunale di utilizzare gli importi dei canoni arretrati versati da Rocchetta è una “scelta inopportuna e avventata che può ricadere sui cittadini”, visto che tra Comune e Comunanza Agraria sono presenti vicende giudiziarie tuttora in sospeso e che “non esiste alcun contratto tra Comune e Rocchetta per l’erogazione di questa cifra”.

Anche Silvia Minelli di Forza Italia ha sollevato simili perplessità, in considerazione anche dell’imminente giudizio del Tar.

L’assessore Fabio Pasquarelli, in risposta, ha evidenziato la volontà dell’amministrazione comunale di stringere una collaborazione con la Comunanza sui progetti e sui fatti (“Non ci siamo mai sottratti, ma la via dei ricorsi non porterà del bene a Gualdo”, ha evidenziato) e di assumersi la responsabilità di utilizzare quelle risorse a beneficio della collettività con interventi di manutenzione scelti dagli uffici, senza tenere quella somma “congelata per chissà quanti anni”.

SINDACO ALLA COMUNANZA: “ADESSO BASTA” – Il sindaco Massimiliano Presciutti, dal canto suo, ha affermato di aver chiesto per questo atto il parere preventivo dei revisori dei conti. Il primo cittadino ha ribadito la volontà dell’amministrazione comunale di arrivare a una conciliazione con la Comunanza ma, di fronte alla richiesta da parte dell’Ente montano di rinvio della causa, la cui discussione al Tar è prevista per il 21 novembre, ha dichiarato di volersi recare dal Giudice commissario Pietro Catalani (il Commissario Usi Civici per Lazio, Toscana e Umbria dove è in corso un tentativo di accordo per i terreni soggetti ad uso civico e le strutture che vi insistono) per riferire che “questa amministrazione non ha più tempo da perdere per fare le passeggiate a Roma. E’ a verbale che in tutte le udienze l’amministrazione comunale ha ribadito la propria assoluta volontà di trovare una soluzione conciliativa che eviti i contenziosi anche su tematiche di natura urbanistica e amministrativa, che lo stesso dottor Catalani ha auspicato – ha proseguito – Nelle varie udienze siamo andati con gli atti e lo stesso giudice ha affermato, ed è a verbale, che il Comune e nessun altro è competente a sanare ciò che c’è da sanare dal punto di vista amministrativo e che nulla era insanabile. Sulla scorta di questo hanno agito sia il Comune che la Regione, perché non siamo degli sprovveduti – ha sottolineato – Se qualcuno poi cambia idea sono affari suoi. Noi non possiamo sottostare ai diktat di un gruppo di persone mentre, come dite voi (rivolto alle opposizioni, ndr), la città muore. Lo stesso giudice ha chiesto alla Comunanza di sotterrare l’ascia di guerra, ma così non è. C’è un tentativo di mandarla per le lunghe, di buttarla in politica. A questo gioco non siamo più disposti a giocare. Dopo 30 anni introitiamo queste somme che ci spettavano, ferme dal 7 marzo, e ci dite che non le possiamo spendere? Tra l’altro la maggior parte riguarda interventi per la montagna. Se, come immagino visto l’andazzo, anche questa delibera verrà impugnata, diremo ai cittadini che noi i soldi per fare manutenzione ce l’avevamo, ma non potremo farla perché un giudice deve stabilire se questi soldi possono essere spesi o meno. E intanto il territorio va in malora. E’ questa la tutela degli interessi della comunità?”, ha concluso.

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Redazione Gualdo News
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