Pian d’Assino troppo pericolosa, il sindaco di Gubbio scrive all’Anas

Il gravissimo incidente di pochi giorni fa nei pressi di Gubbio, che ha visto un uomo di 33 anni perdere la vita e quattro persone ancora in gravi condizioni, ha riportato drammaticamente al centro dell’attenzione la pericolosità della Pian d’Assino. Quando questa strada venne inaugurata undici anni fa, l’allora vescovo di Gubbio, Mario Ceccobelli, la definì senza mezzi termini “un’arteria nata vecchia”, essendo composta da un’unica carreggiata formata da due corsie, una per senso di marcia. Da allora ad oggi sono state già nove le persone che su quella strada hanno lasciato la vita e 83 i feriti, oltre ad essere stata teatro di numerosi altri incidenti senza conseguenze per conducenti e passeggeri.

La Pian d’Assino è fondamentale per il sistema della mobilità di tutto il comprensorio dell’Alto Chiascio e l’apertura del tratto umbro della Perugia-Ancona ha aumentato notevolmente il traffico di questa infrastruttura viaria, che sarà destinato a crescere ulteriormente con l’apertura completa della stessa statale 318, prevista entro la metà del prossimo anno.

Il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, ha scritto all’Anas, chiedendo interventi per porre rimedio alla pericolosità di questa strada. “Il bollettino degli incidenti pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  annovera la S.S. 219 tra le strade a maggiore pericolosità, se si considera che tra il 2000 ed il 2013 vi sono avvenuti ben 15 decessi a seguito di incidente – scrive il primo cittadino eugubino – Torniamo a ripetere che la predetta strada presenta una situazione di elevata pericolosità causata dalla velocità dei veicoli che vi transitano. Il tasso di incidentalità riscontrato risulta molto alto e i sinistri verificatisi sul percorso della SS 219 hanno dato molto spesso esito nefasto, sia in termini di lesioni gravi che, purtroppo, di decessi. Le dinamiche rilevate hanno sempre evidenziato la velocità tra le cause principali degli eventi e, soprattutto, come cagione della gravità delle lesioni riportate dai coinvolti. L’urgenza delle richiesta di apporre lungo la SS 219 di Gubbio e Pian d’Assino dei dispositivi fissi per il rilevamento della velocità, si è fatta oggi ancora più forte. Solo nel 2017, quattro morti. E quattro persone a tutt’oggi in pericolo di vita. Che altro occorre aspettare per dimostrare che quanto richiesto corrisponde ad un bisogno urgente e reale?”

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Redazione Gualdo News
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