E’ il 2 dicembre 2007 quando allo stadio “Carlo Angelo Luzi” si disputa Gualdo-Bastia, campionato di Eccellenza. Il Gualdo, allenato da Paolo Beruatto, dopo aver vinto il campionato di Promozione in cui era piombato l’anno prima direttamente dai professionisti, si trova a riaffrontare il massimo campionato dilettantistico regionale a distanza di venti anni. Di fronte si trovano anche le uniche due squadre con al seguito, all’epoca, gruppi di tifosi organizzati.
Proprio per evitare problemi, gli ultras del Bastia vengono sistemati nella Gradinata Est, il settore ospiti dello stadio, dalla parte opposta rispetto alla tribuna dove si trovano i tifosi gualdesi. Nel corso della partita, finita 1-1, non succede nulla sotto il profilo dell’ordine pubblico, tranne qualche lancio di fumogeni ai bordi del terreno di gioco. Ma sarà proprio un fumogeno a far arrestare a dieci anni di distanza un ultras del Bastia del gruppo “Mad Boys”. L’uomo, secondo le ricostruzioni dell’epoca, sulla via del ritorno avrebbe acceso un fumogeno all’interno del pullman scortato dai carabinieri. Il bus si fermò e il tifoso lanciò il fumogeno acceso, di colore rosso, che cadde in un’area di servizio, posta nella carreggiata opposta, nei pressi di una pompa di benzina, mettendo così in serio pericolo l’incolumità pubblica.
Per quel gesto, tre giorni dopo il tifoso fu destinatario di un Daspo di due anni (il divieto di accedere a manifestazioni sportive) e venne denunciato all’autorità giudiziaria. In questi giorni si è concluso l’iter processuale e il tifoso è stato condannato a otto mesi di reclusione da scontare ai domiciliari. I carabinieri di Bastia Umbra, su disposizione del tribunale, hanno eseguito la sentenza arrestando l’uomo, oggi 39enne, a dieci anni di distanza dai fatti.