Un altro piano, per raggiungere piazza Soprammuro, e la messa in funzione dell’ascensore gemello a quello già esistente, finora mai utilizzato. E’ questo il progetto di mobilità sostenibile che ha già un nome per quanto riguarda la progettazione: è il raggruppamento di tecnici guidato dall’architetto Elio Conto di Napoli, che si è aggiudicato la gara per il progetto definitivo dell’intervento, che rientra nel programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro del Ministero dell’Ambiente.
Il progetto ha già ottenuto un finanziamento nel progetto delle aree vaste e avrà un costo totale di circa 250mila euro, parte dei quali cofinanziati dal Comune di Gualdo Tadino.
“Una proposta progettuale – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Gloria Sabbatini – che si inquadra in un processo di riorganizzazione degli spazi urbani per migliorare l’accessibilità al centro storico, che non può prescindere dalla necessità di realizzare percorsi protetti a beneficio della viabilità pedonale in coerenza con l’attuazione del programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Infatti, piazza Beato Angelo, oltre ad essere la più grande area di parcheggi a ridosso del centro, è anche il capolinea e punto di arrivo degli autobus di linea e turistici”.
L’intervento prevede di elevare di un piano il punto di arrivo dell’ascensore, portandolo in piazza Soprammuro, lasciando invariato il punto di accesso rappresentato dal tunnel di collegamento di piazza Beato Angelo. L’attuale uscita a livello della Mediateca-Taverna di San Benedetto sarà comunque mantenuta. Contemporaneamente sarà attivato un altro vano corsa, già presente, raddoppiando così gli ascensori.
“Il progetto – conclude l’assessore ai Lavori pubblici, Gloria Sabbatini – ha come obiettivo di rafforzare un sistema di percorsi pedonali alternativi alla viabilità ordinaria, con la possibilità di usare molto di più il parcheggio di piazza Beato Angelo. Inoltre l’uscita degli ascensori a piazza Soprammuro consentirà di abbattere, per quanto possibile, le barriere architettoniche che rendono, al momento, difficoltoso l’accesso al centro storico, con l’ultimo tratto dall’attuale uscita dell’ascensore troppo ripido per essere superato agevolmente”.