Redditi 2017, Gualdo Tadino e la Fascia Appenninica arrancano

redditi euro

La crisi è molto a di là dall’essere superata. Almeno a Gualdo Tadino e nei comuni della Fascia Appenninica. A certificare una situazione che comunque è sotto gli occhi di tutti, è il rapporto del settore Datajournalism di Mediacom043, diretto da Giuseppe Castellini, sul reddito complessivo in tutti i comuni umbri alla luce degli ultimissimi dati del ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’analisi evidenzia chi ha recuperato e superato i livelli pre-crisi e chi è ancora sotto e di quanto. Inoltre sono anche presentati i dati sul redditi nei comuni umbri nell’ultimo anno fiscale, per vedere chi sta crescendo e chi no.

Tra i comuni con più di 10mila abitanti, in fondo alla classifica troviamo Gualdo Tadino. Ce ne sono alcuni invece, come Corciano, che hanno già superato e non di poco i livelli del reddito pre-crisi, sopra cui sono balzati anche San Giustino e Assisi. Sopra il reddito complessivo pre-recessione, pure se di poco, anche Bastia Umbra e Umbertide.

Male, come detto, Gualdo Tadino, Narni e Terni, ma anche Spoleto e Gubbio, ancora lontani dei livello di reddito pre crisi. Lontana pure Perugia, che mostra peraltro una crescita debole (+0,4%) del reddito nell’ultimo anno fiscale, allo stesso modo di Terni. Nell’ultimo anno fiscale brilla Magione, colpo di reni di Bastia Umbra, Umbertide e Corciano. Buon segno più anche per Assisi e San Giustino. Sempre nell’ultimo anno fiscale, nella classifica della crescita del reddito, oltre a Todi che marca il segno meno, sono a fondo classifica Marsciano (appena +0,3%) e Perugia, Terni, Gualdo Tadino, tutti e tre con un pallido +0,4%.

L’Umbria, in base alle dichiarazioni dei redditi Irpef presentate al fisco, nel 2017 (riferite all’anno di imposta 2016), nonostante qualche passo avanti è ancora sotto del 4,4% rispetto ai livelli del reddito complessivo pre-crisi. La marcia di avvicinamento per recuperare i livelli pre-crisi, benché più lenta della media (l’Italia è ancora sotto dell’1,6%, l’Umbria come detto del 4,4%), tuttavia è in atto. Da due dichiarazioni dei redditi, infatti, l’Umbria mostra un incremento del reddito complessivo, benché sempre inferiore all’aumento medio nazionale.

Di questa ripresa non se ne sta giovando però la Fascia Appenninica. Nei dieci comuni umbri “maglia nera” che sono più distanti dal reddito complessivo che presentavano prima della recessione, ne troviamo ben quattro di questo territorio: Scheggia e Pascelupo (-13,3%), Nocera Umbra (-12,3%), Fossato di Vico (-12%) e Costacciaro (-11,9%). Tra quelli con più di 10mila abitanti, Gualdo Tadino è in fondo alla graduatoria con un pesante -8,3%. Gubbio è poco sopra con -6,4%, segno che questa zona, insieme al ternano e al tuderte, è la più in sofferenza a livello regionale.

Nel corso dell’ultimo anno fiscale, dei 92 comuni umbri 74 sono in crescita. Tra i 18 in calo vi è Nocera Umbra (-0,2%), mentre Gualdo Tadino fa segnare una labilissima inversione di tendenza con un +0,4% rispetto all’anno precedente, che lo colloca al penultimo posto tra i Comuni con oltre 10mila abitanti. Fa meglio Gubbio con un +1,1%.

“L’Umbria – conclude il rapporto –  è come un malato grave (in 16 anni nel Pil per abitante ha perso ben 14 punti percentuali rispetto alla media nazionale, che pure non è certo andata bene) che è appena uscito dalla terapia intensiva. Ma non è certo guarito e i colpi della malattia si vedono ancora in modo netto, con una guarigione in atto ma molto, troppo lenta”.

Articolo precedentePieve di Compresseto e San Pellegrino festeggiano la Madonna di Monte Camera
Articolo successivoMediaset a Gualdo Tadino per la storia ideata dalla Scuola “Tittarelli”
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.