Il Comune di Gualdo Tadino ha deciso lo stop ai versamenti delle somme richieste dalla Comunanza “Appennino Gualdese”, come ad esempio i canoni di concessione di Rocchetta. La motivazione risiede nel fatto che, secondo l’amministrazione comunale, il Comune, nei quaranta anni in cui la Comunanza è stata “quiescente”, ha speso importi considerevoli sulla montagna gualdese. E non si tratta di cifre di poco conto, visto che il Comune le stima al momento in oltre sei milioni di euro, in attesa di avere una precisa quantificazione da parte dei periti. In municipio stanno inoltre valutando se procedere nei confronti dello stesso ente montano per il recupero di quanto speso.
Tutto questo è stato comunicato dal sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, alla presidente della Comunanza Agraria, Nadia Monacelli, in risposta alla richiesta di pagamento dei pregressi. Lo scontro a questo punto tra i due enti diventa frontale (anche se prima di dare il via alle carte bollate il Comune ha lasciato una porta aperta) ed è facile intuire che, in seno all’amministrazione comunale, la decisione sia maturata in seguito alla decisione della Comunanza Agraria di ricorrere al Consiglio di Stato dopo le sentenze del Tar che avevano respinto i ricorsi dell’ente montano contro la proroga della concessione a Rocchetta Spa e per l’annullamento della delibera del Comune che aveva come oggetto i diritti di servitù e il cambio di destinazione di terreni gravati da uso civico.
“L’intestata Amministrazione, mio tramite, è a comunicare che, nelle more della conclusione con passaggio in giudicato dei procedimenti intentati per la, sebbene non creduta, riconoscibilità in capo alla A. “Appennino Gualdese” di qualsivoglia diritto all’incasso di somme, altrimenti ritenute di spettanza Comunale (Es. Canoni pregressi per questione Rocchetta Spa ecc.), non verranno versati altri importi a favore della Tua patrocinata stanti le ingenti cifre investite dal Comune di Gualdo Tadino nella montagna nel periodo di gestione della medesima dal 24 novembre 1976 al 30 giugno 2016. Giova preavvertire, per correttezza formale e sostanziale, che l’importo al momento accertato in via di proiezione dai settori comunali di riferimento, per oltre sei milioni di Euro, ovviamente riservata una compiuta quantificazione peritale di rito con gli interessi e gli accessori di legge, verrà ove necessario fatto valere in via riconvenzionale. Ad ogni buon conto si preavverte che è già in atto una valutazione delle azioni pure giurisdizionali del caso e di legge volte al potenziale recupero nei Vostri confronti delle somme in argomento“, si legge nella lettera del sindaco Presciutti alla presidente della Comunanza Monacelli.