Tutto pronto a San Pellegrino per la 1014′ Festa del Maggio

San Pellegrino si appresta a celebrare per la 1014esima volta la Festa del Maggio. Era la sera del 30 aprile del 1004 quando, cosi come narra la leggenda, un viandante accompagnato da un ragazzo, chiese ospitalità al custode dell’abitato di Casto Contranese (l’antico nome di San Pellegrino). Ma il giovane fu allontanato con dure parole e si ritrovò, insieme al suo compagno, ad alloggiare e ripararsi sotto un ponticello. Il corpo del pellegrino fu ritrovato senza vita con suo bastone miracolosamente fiorito.

Dal 1004, in onore del Santo, i sanpellegrinesi, scelgono il pioppo più alto della zona, affrontando sereni ed entusiasti fatiche, sacrifici ed anche pericoli spesso notevoli, per trapiantarlo e innalzarlo, pulito e scortecciato, al centro della piazza del paese.

Il programma folkloristico della festa prevede diverse iniziative che culmineranno proprio la sera del 30 aprile, quando i maggiaioli partiranno dalla piazza del paese alla ricerca del pioppo più grande nelle zone limitrofe, luogo che fino a quel momento è noto solo al capomaggio Paolo Volpolini.

Dopo la messa delle 17,30 e la benedizione dei Maggiaioli, ci sarà la partenza che sancirà l’inizio della festa. Giunti sul luogo prescelto, con l’esclusivo utilizzo di una fune, di asce e della forza delle braccia, l’albero viene abbattuto e caricato su di un carro agricolo detto “sterzetto”. Insieme ad esso viene caricato anche un altro pioppo più piccolo che fungerà da punta fiorita del bastone del pellegrino. Fatto ciò i maggiaioli trasportano lo “sterzetto” sino alle porte del paese da dove, al suono delle campane e allo scoppio dei fuochi di artificio, partono per una emozionante corsa sino alla piazza in cui sarà piantato “il Maggio”.

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Redazione Gualdo News
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