“Apprendiamo da alcuni cittadini che nel comune di Gualdo Tadino sono state tagliate in località via Matalotta, parallela dell’Antica via Flaminia, ben quattro piante di quercia di oltre 600 anni, e dunque da considerarsi alberi monumentali d’inestimabile valore naturalistico, storico e paesaggistico. Dalle domande poste agli uffici competenti di Enti e Istituzioni, i nostri soci non hanno ricevuto che risposte contrastanti o addirittura non attinenti. Viene riferito che i monconi di tronco rimasto appaiono intenzionalmente “occultati”.” Lo scrive Maria Cristina Garofalo, responsabile del Gruppo Umbria dell’associazione Mountain Wilderness Italia.
“Lungo la strada Matalotta, sterrata e dunque poco transitata, proprio al margine, queste plurisecolari querce da sempre hanno fatto parte del paesaggio identificativo della comunità e, da sempre, ne sono state il vanto – prosegue la rappresentante dell’associazione ambientalista – Un vero patrimonio del Comune di Gualdo Tadino e dell’intera nazione, ritenute, dalle leggi vigenti, veri Monumenti nazionali protetti. Il loro abbattimento e qualsiasi altro intervento di natura fitosanitaria, è soggetto a obbligatoria autorizzazione. Come ogni altro monumento storico, di qualsiasi natura esso sia, sopravvissuto a eventi secolari, per essere “abbattuto” per motivi di “sicurezza”, o “altro”, avrebbe dovuto, quantomeno, avere evidenza pubblica ed essere partecipato anticipatamente ai cittadini. Oltre, ovviamente, a ricevere ed esibire le autorizzazioni del caso.”
L’associazione Mountain Wilderness Italia, che al riguardo ha già effettuato una richiesta di accesso agli atti, prima di adire le vie legali chiede di conoscere di conoscere le motivazioni e le procedure del taglio delle querce, e di ricevere dai vari enti coinvolti tutta la documentazione attinente.