Bella e patinata la pubblicazione “Borghi Magazine”, specializzata in turismo e promozione del patrimonio culturale dei borghi più belli d’Italia che, in questo numero, riserva a Deruta la copertina ed un servizio interno di otto pagine dedicato ai comuni e al progetto “La strada della ceramica in Umbria”.
Hanno partecipato all’incontro Michele Toniaccini, sindaco di Deruta, Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo Tadino, Agusto Ancillotti, in rappresentanza del Comune di Gubbio, Fiorello Primi presidente nazionale Borghi più Belli d’Italia, Antonio Luna, presidente regionale Borghi più belli d’Italia Umbria, Claudio Bacilieri direttore Borghi Magazine e Adriano Marchesi, editore e amministratore delegato di Borghi Magazine.
Un importante segnale di attenzione al mondo della ceramica che intanto fa bene ad un settore che deve trovare il modo di reinventarsi e ritrovare la sua importanza. Nei saluti istituzionali il sindaco di Deruta Toniaccini ha ringraziato i tanti cittadini presenti a questo evento e ha presentato il programma degli eventi di “Buongiorno Ceramica 2018” che si terrà dal 19 al 20 maggio 2018.
LA PAGINA DEL SITO BORGHI MAGAZINE DEDICATA A GUALDO TADINO
“Finalmente – ha detto il sindaco di Gualdo Tadino Presciutti – abbiamo trovato il modo di mettere da parte i campanili e stipulare il progetto “Le Strade della ceramica”. Se si sta insieme, forse si va più lenti, ma si ottengono maggiori risultati”.
“È evidente – ha detto Luna – che lo spopolamento è il problema maggiore dei nostri borghi. Il comune di Deruta è stato bravissimo a conservare le proprie caratteristiche e a puntare sui giovani evitando l’abbandono del territorio. Il protocollo firmato fra le città della ceramica umbre è importantissimo, perché afferma la volontà dei sindaci firmatari, di ripartire dall’identità dei propri territori, senza abbandonare le proprie radici e cercando trovare il modo per uscire dalla crisi, spingendo sul proprio artigianato”.
“Lo stile italiano – ha ricordato Primi – si trova nei piccoli centri, non nelle grandi città. I turisti amano i piccoli centri storici conservati alla perfezione, ancora vivi e vivibili, dove si mangia bene”.