Un’eterna diatriba, quella tra Gualdo Tadino e Gubbio, che dura da millenni e che non accenna a placarsi. Stavolta l’oggetto della tenzone è la concomitanza di date che, a fine settembre, vedrà i Giochi de le Porte “scontrarsi” con il Festival del Medioevo, che quest’anno ha spostato la data di svolgimento da ottobre all’ultima settimana di settembre, cioè proprio quella del Palio di San Michele Arcangelo.
Mentre da un lato i comuni viaggiano a braccetto, vedi la notizia dei 12 milioni di euro in arrivo per i progetti dell’Area Nord Est, da un altro si va avanti a suon di dispettucci. Non li chiama così il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, ma “una strana coincidenza di date“.
“Ho appreso con rammarico e stupore – ha dichiarato Presciutti – che il Festival del Medioevo di Gubbio si svolgerà dal 26 al 30 settembre, cioè in concomitanza con i Giochi de le Porte di Gualdo Tadino, e non ad ottobre come sempre avvenuto negli anni passati. Nei fatti, fissare l’iniziativa eugubina negli stessi giorni in cui si svolge l’unica manifestazione medioevale prevista nel calendario della Giunta Regionale, non solo è una caduta di stile, ma è un’offesa francamente inaccettabile e incomprensibile“.
Ormai l’ennesima frittata è bella che confezionata, però Presciutti si dice certo che gli organizzatori del Festival del Medioevo ed il Comune di Gubbio “vorranno collaborare attivamente per valorizzare l’intero territorio dell’area dell’eugubino-gualdese e non penalizzare ingiustamente entrambe le iniziative“.
La proposta del primo cittadino gualdese è quella di posticipare la data del Festival del Medioevo ad ottobre, così come sempre avvenuto. In alternativa, fare del Festival medesimo una grande vetrina territoriale, proprio prendendo esempio dallo spirito collaborativo delle Aree Interne, per valorizzare gli eventi Medievali dell’intera area.
“Si potrebbe costruire un festival medievale territoriale dell’eugubino-gualdese già da quest’anno – questa la proposta del sindaco Presciutti – magari di durata superiore a cinque giorni, che possa vedere come manifestazione d’eccellenza i Giochi de le Porte in modo tale da far diventare il nostro territorio una sorta di capitale del Medioevo in Italia. Si tratterebbe di valorizzare non una singola città, ma un intero territorio, dandogli la rilevanza che merita e ponendo una vasta area di fatto al centro dell’interesse nazionale e internazionale”.
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