Gualdo Risorgi: “Pineta di Sascupo, è necessario intervenire?”

Una riflessione sulla necessità di dover intervenire per diradare la pineta di Sascupo, vicino Rigali di Gualdo Tadino. E’ l’oggetto di una missiva che il Comitato “Gualdo Risorgi” ha inviato a Regione Umbria, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, Comunità Montana Alta Umbria, al Sindaco di Gualdo Tadino e al coordinamento Provinciale Forestale.

Per tale diradamento c’è un progetto della Comunanza agraria Appennino Gualdese, ma secondo il comitato, la pineta di Sascupo è, per la favorevole esposizione e per i parametri climatici, il bosco secondario di conifere del territorio gualdese nel miglior stato vegetativo. L’intervento è quindi necessario e urgente per la grave situazione in cui si trova l’associazione vegetale, e non per altri insostenibili motivi.

“E’ richiesto che tale progetto – è scritto nella nota stampa di Gualdo Risorgi – prima dell’approvazione, debba essere corredato e preceduto da un attento esame della superficie boschiva, da uno studio fitosociologico e pedologico relazionato, che giustifichi la necessità eto-ecologica, geomorfologica ed idrologica dell’intervento”.
Ma non basta. Secondo il comitato, altro importante problema da valutare è la regolarità giuridica e amministrativa “che assegnerebbe tale intervento ad un Ente privato, che andrebbe ad operare in un ambiente di interesse pubblico, di proprietà di tutti i cittadini di Gualdo Tadino, completamente all’oscuro di tale iniziativa affatto calata e condivisa sulla collettività gualdese”.

La stessa collettività – recita il comunicato a firma della responsabile del Settore Ambiente Mara Loreti – che 40 anni fa decretò e condivise con l’allora presidente, la volontaria chiusura della Comunanza gualdese “forse valutando che il Medio Evo era ormai solo un ricordo e che l’interesse per gli usi civici era scemato perchè i gualdesi guardavano oltre il pascere e il legnatico. Una domanda ci viene spontanea: esiste un’Agenzia Forestale Regionale, esiste una Comunità Montana, perché dovrebbe intervenire un ente privato?”

“Gli interventi ambientali in un periodo di vera sofferenza degli ecosistemi naturali si attuano per restaurare ciò che l’uomo con le sue attività ha compromesso, a prescindere dal risultato economico nell’immediato, e non viceversa. Un esempio del modo inaccettabile di agire di questa Comunanza è offerto in questo periodo dai prati e dai pascoli di montagna all’interno della Valsorda: quelli con ottimo fieno sono stati sfalciati avendo un valore economico, quelli con alti e secchi asfodeli a causa delle vaccine selettive, non sono stati né sfalciati e né decespugliati, come previsto in area a Speciale Conservazione”.

“Numerosi studi – continua il comitato – mettono ben in evidenza che prima di agire con qualsivoglia intervento all’interno di un bosco seppur secondario, autogestito e auto conservato come le pinete, occorre prima fare un rilievo fitosociologico e pedologico, perché la pineta che dovrebbe essere oggetto di diradamento è un ecosistema da mezzo secolo in perfetto equilibrio con le specie vegetali ed animali e i fattori geopedologici, chimici e fisiciUn diradamento forzato porterebbe alla perdita di massa vegetale per la produzione di ossigeno e per l’assorbimento di anidride carbonica.
E’ davvero sconcertante come un bosco che evolve naturalmente verso più complessi stadi ecologici e fornisce maggiori servizi ecosistemici è da considerarsi abbandonato e quindi va tagliato!”

“Una Gestione forestale sostenibile – conclude Gualdo Risorgi – non può comprendere solo attività selvicolturali, ma deve prevedere la zonizzazione del territorio forestale, ossia una distinzione tra boschi da destinare alla produzione e boschi che devono restare indisturbati, come ad esempio le faggete, il bosco magico e prezioso del nostro Appennino, che nel territorio gualdese si sono evoluti in modo autonomo con caratteri che ne aumentano i servizi eco sistemici associati. E’ fuori da ogni logica scientifica intervenire avendo confusione sulla gestione, sulla biodiversità e sulle funzioni degli ecosistemi”.

Articolo precedenteAnche i cani protagonisti alla mostra mercato “Capezza” di Gualdo Tadino
Articolo successivoTagina, sindacati pronti alla mobilitazione. Manifestazione sotto al Mise?
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.