Torna domenica 19 agosto la Via Crucis più lunga d’Europa in onore di San Facondino, primo vescovo dell’antico municipio di Tadinum e terzo patrono della città di Gualdo Tadino e della diocesi di Nocera-Gualdo.
Giunta alla dodicesima edizione, la Via Crucis è un evento che nasce come rito religioso, che riesce, però, ad unire i valori della tradizione religiosa a quelli, solo apparentemente più laici, dell’attività sportiva e della vita all’aria aperta. In effetti, come si apprende dalla lettura del Lectionarium Sancti Facundini, il vescovo di Tadinum era anche un eremita, che lavorava di giorno per il bene dei suoi fedeli e camminava di notte, giungendo in preghiera dalla pianura fino alle vette dell’Appennino.
Non è, poi, una semplice Via Crucis, ma un’autentica scalata. Il percorso, scandito in 14 stazioni segnalate da edicole di legno con insegne metalliche, parte alle 7 dalla chiesa di San Facondino, a quota 479 metri nell’immediata periferia settentrionale di Gualdo Tadino; prosegue attraverso suggestivi percorsi montani lungo il versante appenninico seguendo il tradizionale itinerario degli eremiti alto e basso medievali, noto come “Strada dei Santi”, e giunge all’eremo del Serrasanta, a 1348 metri di quota, nel luogo dove soggiornarono, fra gli altri, San Romualdo e San Francesco. In tutto un itinerario di 6,75 km, con 869 metri di dislivello, con una pendenza media del 12,8% e tratti con pendenza massima del 30%. Non propriamente agevole, quindi, ma adatta ad essere percorsa da tutti coloro che siano in buona salute.
All’arrivo verrà celebrata una Messa nella chiesetta all’interno dell’eremo di Serrasanta cui seguirà un pranzo nell’attiguo rifugio.