“Governare è sicuramente più difficile che cliccare, trovare soluzioni ai problemi è sicuramente più difficile ed impegnativo che twittare“. Il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti interviene con una nota stampa sulle polemiche innescate dopo l’incontro tenutosi a Gubbio tra i comuni dell’Area Interna Nord Est.
“Facebook ha dato possibilità di parola ai peggiori istinti – dice il sindaco gualdese – Anche un incontro istituzionale convocato dal sindaco capofila dell’Area Interna diventa inspiegabilmente motivo di attacco politico al PD. Lascio volentieri ai professionisti delle fake news la becera propaganda. Mi preme molto di più spiegare e raccontare i fatti.
Aree Interne è una strategia voluta dall’allora ministro Fabrizio Barca, sostenuta e finanziata dai governi di centro sinistra e dalla regione Umbria per circa 12 milioni di euro, che vede protagonisti 10 comuni che si sono uniti a prescindere dalle appartenenze politiche. “Questi comuni – scrive Presciutti – sono riusciti ad approvare uno strumento di programmazione economica e sociale di portata storica, segno che nel merito delle questioni che riguardano la vita quotidiana dei cittadini ci si può e ci si deve unire“.
“A proposito di ‘sprecopoli‘ come l’ha volgarmente definita qualcuno, veniamo alle dolenti note: da ormai un decennio un inspiegabile quanto inutile procedimento giudiziario sta bloccando il recupero dell’ex ospedale Calai. Quando tempo e quante opportunità sprecate? Quante risorse ferme ed inutilizzate, senza che i paladini dell’onestà muovessero un dito? Per non parlate del caso Rocchetta: milioni di investimenti anche qui colpevolmente fermi grazie al determinante contributo di M5S e Lega, fiancheggiatori di una Comunanza Agraria che, nei fatti, a tutto sta pensando meno che al futuro ed allo sviluppo di Gualdo Tadino”.
Un riferimento anche alla situazione di Tagina: “Qui si sta rasentando il ridicolo – sentenzia il primo cittadino – Un piano industriale serio che guarda al futuro rischia seriamente di fermarsi. In questo caso forse i Signori del No non hanno interesse ad accettare la sfida del futuro e dell’innovazione, dell’economia circolare, della Green economy di cui tanto si riempiono la bocca, ma purtroppo solo quella“.
“Se davvero i nuovi governanti hanno a cuore il futuro della fascia appenninica – conclude Presciutti – si impegnino come abbiamo fatto noi sindaci per sbloccare almeno le opere e gli investimenti già pronti e finanziati. Sarebbe sicuramente un buon inizio, ma dubito che così sarà. Del resto c’è un abissale differenza tra il lavoro di squadra che abbiamo saputo mettere in campo come amministratori locali, con la continua propaganda fine a se stessa alla quale stiamo assistendo da settimane. Confesso che non mi era mai capitato, in più di quattro anni di mandato, di non ricevere nemmeno una telefonata da parte di parlamentari che sostengono il governo su temi così importanti. Forse davvero qualcosa è cambiato ma purtroppo in peggio”.