Quella che era stata un’impressione visiva, è stata confermata dai dati: l’estate 2018 è risultata la più siccitosa degli ultimi vent’anni, utilizzando la serie dati della stazione meteorologica di Palazzo Mancinelli, e degli ultimi cinquant’anni utilizzando quelli della vecchia stazione meteo dell’UCEA.
Insomma, era tanto che non pioveva così poco da queste parti. I dati sono eloquenti: sono stati appena 82 i mm di precipitazione a Palazzo Mancinelli, un pochino di più (95) quelli di Gualdo Tadino Centro, ma sempre molto al di sotto della media.
In tutta l’estate meteorologica, dal 1° giugno al 31 agosto, a Gualdo Tadino di solito cadono dai 180 ai 220 mm di pioggia. L’anno scorso, che fu definito “l’anno più siccitoso degli ultimi due secoli”, a Palazzo Mancinelli furono registrati circa 160 mm di pioggia.
Quest’anno, per una fatalità, le celle temporalesche hanno completamente mancato le nostre zone, come può accadere normalmente quando le precipitazioni non avvengono per fronti ma solo per instabilità.
Basta spostarsi di poco, e la piovosità aumenta: 160 mm a Fabriano, fra i 120 e i 200 lungo le coste adriatiche, fra 150 e 180 nell’alta Valtiberina, 110 mm a Gubbio, 160 nella zona di Colfiorito, fra i 160 e i 180 nella Valle Umbra, fra 110 e 120 nel Perugino, oltre 200 sul Trasimeno, fra i 140 e 180 nell’Umbria meridionale.
Insomma, anche se l’estate è stata complessivamente arida un po’ ovunque, o comunque non piovosa, i livelli toccati in queste zone sono preoccupanti e basta dare uno sguardo ai boschi per accorgersi dell’ingiallimento precoce di molte specie arboree, che non riescono a sopravvivere con così poca acqua. E oltre che arida, l’estate 2018 è risultata la quarta estate più calda dall’inizio del Millennio, con una media di circa 2°C superiore alla norma.
(dati gentilmente forniti da: Stazione Meteorologica di Palazzo Mancinelli)
