Il vicepremier e ministro del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio ha visitato questa mattina gli stabilimenti di Tagina, azienda per la quale lunedì scorso è stato trovato l’accordo per il rinnovo della cassa integrazione straordinaria per 48 dipendenti, che ora deve essere approvato dal Parlamento essendo un emendamento al Decreto Milleproroghe. Di Maio è arrivato in fabbrica alle 8,30 ed è stato accolto dal sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, e dai dirigenti che lo hanno accompagnato nella visita dell’azienda.
RIPARTENZA – “Speriamo che sia una ripartenza per il territorio – ha sottolineato al suo arrivo Di Maio – Come governo stiamo lavorando per dare sostegno a coloro che spingono per far risorgere aziende come questa e ad imprenditori che ci mettono soldi e impegno. Ci stiamo occupando non solo delle aree di crisi, ma anche dei lavoratori che hanno perso il loro posto a causa delle delocalizzazioni. Oggi in Consiglio dei Ministri arriva il “Decreto Urgenze” che comprende anche la cassa integrazione per i lavoratori delle aziende che hanno delocalizzato all’estero, così da poter utilizzare uno strumento per dare un po’ di respiro di quelle famiglie che, a causa di ciò, finiscono in mezzo alla strada. Stiamo smantellando il Jobs Act che di danni ne ha fatti.”
LA FASCIA APPENNINICA AREA DI CRISI COMPLESSA? – “Stiamo lavorando anche sul riconoscimento di area di crisi complessa per questo territorio insieme al Comune e agli imprenditori della zona perchè vogliamo sostenere al massimo la ripartenza delle aree industriali che hanno avuto molti problemi nel periodo della crisi, ma soprattutto dobbiamo dare il tempo a chi fa investimenti di poter mantenere i livelli occupazionali – ha detto ancora Di Maio – E’ per questo che “l’emendamento-Tagina” è servito a dare un aiuto a decine di persone che si sono trovate in difficoltà, non per colpa della proprietà ma perchè un signore ha creato il Jobs Act eliminando gli ammortizzatori sociali, perchè evidentemente gli stavano antipatici gli operai.”
Sul mancato invito alla Regione a partecipare all’incontro, il vicepremier ha così commentato: “Credo di aver invitato tutti. L’obiettivo è sostenere chi è entrato in questa fabbrica e ha cominciato a farla ripartire.”
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BORGOMEO: “GRAZIE AL TERRITORIO” – Francesco Borgomeo, presidente del gruppo Saxa Gres di cui Tagina fa parte, si è detto soddisfatto dell’esito della vertenza. “Il progetto di riconversione è lungo e complesso. Voglio ringraziare tutto il territorio per come ci ha sostenuto, i lavoratori e sindacati hanno fatto un gran lavoro, il Prefetto molto vigile e attento, il Comune sempre presente e la Regione che sosterrà economicamente la cassa integrazione straordinaria – ha sottolineato il manager – E’ stato un gioco di squadra senza bandiere e senza colori e noi siamo molto contenti di questa tappa fondamentale perchè ci permette di attuare il nostro piano industriale senza azioni di discontinuità quali i licenziamenti, anche se ci eravamo impegnati alla riassunzione.”
IL FUTURO DI TAGINA – “Tagina si doterà di un impianto di produzione d’impasto, una vera novità e che dal punto di vista industriale è l’elemento strategico che darà competitività, forza e autonomia all’azienda – ha anticipato Borgomeo – Tutto ciò in sinergia con le altre fabbriche del gruppo. Alcuni prodotti di gamma più alta verranno spostati qui. A quel punto inseriremo l’innovazione dell’economia circolare, con materiali di recupero e di riciclo che ci permetteranno di realizzare prodotti di alta qualità con costi ancora più bassi. Anche sull’energia abbiamo in programma un investimento ancora più importante con la produzione di biogas e biometano. Tutto questo genera occupazione di qualità con competenze nuove. Il lavoro per noi è un valore perchè gli ottimi prodotti si fanno con maestranze di qualità.”
PRESCIUTTI: CONTINUIAMO A LAVORARE INSIEME – “Un lavoro frutto di una grande mobilitazione sinergica a partire dai lavoratori che hanno sofferto molto e ancora soffrono, perchè ad oggi ci sono persone in permesso non retribuito che non percepiscono lo stipendio – ha evidenziato il sindaco di Gualdo Tadino – Voglio ricordare l’importanza della scelta di due anni fa di realizzare un nuovo impianto voluto fortissimamente dalla vecchia proprietà e grazie anche lì al lavoro sinergico con tra azienda e istituzioni, poichè è stata la Regione a cofinanziare l’investimento, oggi abbiamo speranze di dare un futuro. Ancora però non abbiamo finito e dobbiamo restare uniti: lavoratori, sindacati, Comune, Regione e Governo. Non contano le persone, ma le istituzioni. Finora lo abbiamo fatto, mancava questo step per dare tranquillità, anche se al momento non è formalmente arrivato perchè bisogna aspettare l’approvazione del Parlamento. Quindi dobbiamo tenere le antenne dritte e continuare a lavorare insieme.”
Oggi sono a Gualdo Tadino, in Umbria, a trovare i lavoratori della Tagina, un'azienda di eccellenza che si occupa di ceramiche e che si trovava in crisi. Abbiamo agito affinchè i lavoratori mantenessero il loro posto di lavoro e ci siamo riusciti. Sarò sempre dalla parte dei lavoratori e degli imprenditori che rendono grande il nostro Paese. Collegatevi alla diretta!
Pubblicato da Luigi Di Maio su Mercoledì 12 settembre 2018