Samuele Bori è il nuovo campione italiano, categoria “Juvenis”, di arco storico. L’arciere gualdese, 15 anni compiuti pochi giorni fa, ha sbaragliato la concorrenza vincendo quasi tutte le tappe (247 punti su 250).
Samuele fa parte della compagnia “Turma Lyncis” di Belforte del Chienti, in provincia di Macerata. La passione gli è stata trasmessa da suo padre Fabrizio, arciere pure lui, ed è stato seguito dal maestro d’armi Daniele Armillei, con il quale è riuscito a stabilire un feeling grazie al quale dopo appena due anni è potuto diventare protagonista in diverse occasioni.
Lo scorso anno, gareggiando nella categoria “Pueri” giovani si è classificato al secondo posto e quest’anno è riuscito a centrare il titolo nazionale nella categoria “Juvenis”, dove vengono utilizzate le stesse distanze di tiro dei grandi. Lo scorso luglio Samuele si è aggiudicato anche la prestigiosa gara delle Gaite di Bevagna strappando il titolo a importanti arcieri storici del posto che lo detenevano da dieci anni.
L’arco storico è l’arma che veniva utilizzata in Italia nel Medioevo, ricavata da un unico pezzo di legno e per questo definito “monoxilo”. Non esistono quindi fibra di vetro, alluminio e carbonio utilizzati nella costruzione degli archi moderni oppure stabilizzatori. L’arciere storico è quindi in tutto simile a quello che andava a caccia o in guerra nel Medioevo nel quale vengono esaltate le capacità fisiche non avendo nessun supporto dalla tecnologia. Il tiro con l’arco storico e’ definito “istintivo” in quanto l’arciere non possiede sul proprio arco nessun accessorio o riferimento che favorisce la mira. E’ una tecnica mentale poiché non si mira, non si guarda né la freccia né l’arco, ma si mette a fuoco esclusivamente l’oggetto da colpire.