Il sindaco di Sigillo, Riccardo Coletti, appoggia l’iniziativa del consigliere regionale di Forza Italia Roberto Morroni relativa alla convocazione di un tavolo con tutti i sindaci e i consiglieri regionali del territorio che fanno riferimento all’ospedale di Branca per contrastare la delibera regionale sul depotenziamento del laboratorio analisi del nosocomio comprensoriale.
“Apprendo con estremo favore l’iniziativa del consigliere regionale Roberto Morroni – dichiara il primo cittadino di Sigillo – Mi piace ricordare che che al nostro comprensorio, nel 2008, si chiese un esercizio di lungimirante accorpamento rispetto ai due nosocomi esistenti e, seppur tra mille difficoltà e ritardi, i territori hanno accettato la sfida che ci sembra in parte vinta anche dalle parole dello stesso assessore regionale Barberini che nell’inaugurare il nuovo centro di fibrosi cistica aveva ricordato che “il presidio ospedaliero di Branca è il polo cresciuto di più in tutta l’Umbria, sia in termini di prestazioni sia di fatturato, grazie all’ottima organizzazione e alla presenza di realtà di eccellenza come il Centro di riferimento regionale per la cura della fibrosi cistica“.
“Al di là delle effettive eccellenze conseguite e degli encomi – prosegue Coletti – siamo nuovamente a doverci difendere da un ulteriore depauperamento della struttura in ossequio a regole finanziarie di bilancio che sembrano avere sempre un margine comprimibile nel nostro comprensorio e mai in altre zone dell’Umbria: questo ritengo non sia più accettabile anche in considerazione del fatto che tale manovra può far presagire ad un costante, ma inesorabile, declassamento del nosocomio di Branca che francamente risulta ingiustificabile per le comunità da noi amministrate.”
“Altro elemento lodevole dell’iniziativa proposta da Morroni – conclude il sindaco di Sigillo – è la condivisione al tavolo con l’altro consigliere regionale del comprensorio Andrea Smacchi: una presa di posizione trasversale sull’importanza dei contenuti e non dettata da opportunità elettorali che l’area l’eugubino-gualdese, anche attraverso la strategia Aree Interne, ha dimostrato di saper affrontare a viso aperto”