C’è tempo fino al 28 ottobre per scoprire, presso la Chiesa monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino, l’esposizione-evento, a cura di Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi, dedicata al grande maestro della figurazione Luciano Ventrone, dal titolo Meraviglia ed Estasi.
Una scelta tutt’altro che casuale per la cittadina umbra, patria di quel Matteo da Gualdo, tra gli antesignani del genere della natura morta (con la sua celebre tavola raffigurante l’“Albero di Jesse”, della fine del XV secolo), genere pittorico di cui Ventrone è uno dei grandi innovatori odierni.
L’artista romano, da oltre quattro decenni, tra fiori e frutti in posa, “promette sapori che non può soddisfare – ha affermato Vittorio Sgarbi – per attirare i nostri sensi e condurli all’estraniante percezione dell’ipernaturale”.
La mostra, promossa dal Comune di Gualdo Tadino, dal Polo Museale e dall’Associazione Archivi Ventrone, ha letteralmente stregato un vastissimo pubblico, suscitando quella Meraviglia ed estasi, promesse sapientemente nel titolo, attraverso le invenzioni dell’artista romano che riesce a fondere pittura, luce, forma, colore, scenografia e illusione, per creare immagini dalla forte spettacolarità, che si accingono a rapire i sensi dello spettatore come in una vera e propria estasi mistica.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese edito da Carlo Cambi Editore e dall’audioguida. La mostra è aperta dal martedì alla domenica, ed il sabato e la domenica alle ore 16.00 è possibile assistere alla visita guidata gratuita con l’esperto