Tanta gente venerdì scorso alla sala del Castello di Baccaresca di Gubbio ha assistito all’incontro “Chiesa e Massoneria: un dialogo possibile?” organizzato venerdì 19 ottobre dal circolo Acli Ora et Labora di Fossato di Vico e dalla Massoneria umbra del Grande Oriente d’Italia. Un incontro che aveva suscitato diverse polemiche sui social network finite anche sulla stampa nazionale per il coinvolgimento attivo della Chiesa Cattolica nell’organizzazione e nella pubblicizzazione dell’evento sul sito ufficiale della Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.
L’incontro, al quale hanno preso parte anche i sindaci di Fossato di Vico e Gualdo Tadino, Monia Ferracchiato e Massimiliano Presciutti e la vicepresidente delle Acli provinciali Marta Ginettelli, è stato aperto dal presidente del circolo Acli Sante Pirrami che ha spiegato l’idea di questo progetto, nata circa un anno fa dopo che un membro del Grande Oriente d’Italia aveva incontrato i ragazzi della scuola di Fossato di Vico trattando il tema del Risorgimento italiano e il ruolo della Massoneria in questo periodo storico. “Le Acli – ha sottolineato – credono fermamente nel dialogo e vedono nell’incontro di realtà, anche distanti, un momento di crescita, di positività e di accrescimento culturale della realtà locale.”
Luca Nicola Castiglione, presidente del collegio dei Maestri Venerabili dell’Umbria, ha elogiato la ferma volontà del circolo fossatano di organizzare questo incontro di studio in collaborazione con il G.O.I., un segno evidente di un modo di pensare ed agire che mira a creare dialogo ed incontro.
Sul tema della inconciliabilità nel codice di diritto canonico ha parlato l’avvocato Fabio Amici che, con un lungo excursus storico, ha ripercorso la posizione della Chiesa nei confronti della Massoneria. I temi principali che rendono inconciliabili i due mondi sono il relativismo, il materialismo, il deismo, la segretezza e il vincolo di obbedienza, concetti che la Chiesa ritiene insormontabili ma che – è stato evidenziato – possono invece trovare delle chiare spiegazioni se si affrontano senza preconcetti ed attraverso un dialogo costruttivo.
Il mondo cattolico è stato rappresentato da don Gianni Giacomelli, Priore di Fonte Avellana, che con il consueto eloquio pungente ha dato delle chiavi di lettura importanti sul tema dell’inconciliabilità o meno dei due mondi.
L’incontro è stato chiuso da Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, che ha sottolineato l’importanza di proseguire in un percorso di dialogo e confronto tra Massoneria e mondo cattolico.