Il Consiglio di Stato sospende nelle Marche la caccia nei siti Natura 2000

Caccia sospesa, con effetto immediato, di tutte le specie cacciabili nei Siti Natura 2000 presenti sul territorio marchigiano e cioè nei di Siti di Importanza Comunitaria (SIC), nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS)e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, ribaltando la precedente decisione del Tar delle Marche, emanando una sentenza in seguito ad un ricorso presentato dal WWF e dalla LAC (Lega Abolizione Caccia) le quali chiedevano la sospensione del Calendario Venatorio 2018/2019 della Regione Marche.

IL PROBLEMA DEI CONFINI – Questi territori e i loro limiti non sono segnalati da specifiche tabelle. Sarà opportuno e necessario, pertanto, che il cacciatore assuma informazioni presso le Polizie Provinciali, le proprie associazioni, gli Ambiti territoriali di caccia, poiché chiunque si trovi in queste zone in atteggiamento di caccia, può essere perseguito penalmente.

I SITI NATURA 2000 – Nell’area a confine tra Umbria e Marche che interessa Gualdo Tadino è presente, ad esempio, il Sito d’importanza Comunitaria “Monte Nero e Serra Santa” che si estende per 644 ettari nel territorio comunale di Fabriano. L’area comprende il versante marchigiano del tratto di dorsale appenninica che culmina nella cima di Monte Nero. A confine con il comune di Nocera Umbra è presente la parte marchigiana del Sito d’importanza Comunitaria “Monte Pennino – Scurosa” che si estende per 2.496 ha nella provincia di Macerata, tra i comuni di Serravalle, Fiuminata e Sefro, ed è interamente compreso nella ZPS IT5330028 “Valle Scurosa, Piano di Montelago e Gola di Pioraco”.

La risposta della Giustizia Amministrativa sicuramente rappresenta un precedente importante anche a livello nazionale e per la LAC “pone le basi per le future azioni legali che verranno intraprese contro tutti gli atti fatti in violazioni delle leggi vigenti a tutela della fauna selvatica”

Esultano le associazioni ambientaliste che annunciano di vigilare affinchè venga rispettato questo divieto. “Tutti gli organi di vigilanza, Carabinieri Forestali e Guardie Provinciali, dovranno munirsi della Cartografia delle Aree Natura 2000 e mettere in campo adeguati controlli,  sui confini tra Umbria e Marche, verificando che non ci siano fenomeni di invasione nelle SIC/ZSC/ZPS della Regione dell’Umbria – riporta una nota – L’augurio è che la Regione dell’Umbria tenga in considerazione quanto stabilito dal Consiglio di Stato e metta in tutela anche le aree SIC regionali.”

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Redazione Gualdo News
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