Venerdì 21 dicembre alle ore 21 al Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino andrà in scena una delle opere più celebri dello scrittore inglese Charles Dickens,”A Christmas Carol“, amatissima favola sull’importanza del Natale e sulla riscoperta dei sentimenti, scritta col desiderio di coinvolgere grandi e bambini, cercando di risvegliare sentimenti puri come l’amore e la tolleranza, il rispetto per gli altri e la capacità di apprezzare le piccole cose della vita. “A Christmas Carol” per la regia di Marco Panfili – che ne firma traduzione e adattamento teatrale insieme a Oriana Scapeccia – ripercorre lo stile letterario di Dickens, un linguaggio immediatamente teatrale che mantiene sul suo pubblico una presa emotiva ininterrotta.
Il romanzo di Dickens racconta la storia di Ebenezer Scrooge, ricco e avaro finanziere, non spende nulla nemmeno per sé. Per lui il Natale è una perdita di tempo ed è talmente infastidito dalle festività che impone al suo contabile Bob Cratchitt, cui dà uno stipendio da fame, di presentarsi in anticipo al lavoro il giorno dopo Natale. Risponde male a tutti coloro che gli fanno gli auguri, incluso l’affettuoso nipote Fred, figlio della defunta sorella, che invano lo prega di pranzare con la sua famiglia. Tornato a casa, però, gli appare il fantasma di Marley, suo defunto socio in affari, imprigionato in una pesante catena che lui stesso, in vita, ha forgiato con la propria avidità. Marley, prima di svanire, gli annuncia la visita imminente di tre spiriti: uno che incarna i Natali passati, un altro quello presente, l’ultimo il Natale futuro.
La Compagnia Arte&Dintorni e il regista Marco Panfili (esperto teatrale I.S.I.S.S. CASIMIRI) dedica questo spettacolo alla raccolta fondi per il lavoro di assistenza ad anziani soli ed in difficoltà della Misericordia di Gualdo Tadino. Biglietti: adulti € 8,00 ridotti (studenti e bambini) € 5,00
“È a Dickens che dobbiamo la celebrazione del Natale come festa della generosità, dell’amore reciproco e dell’altruismo – riporta una nota di Arte&Dintorni – Certamente erano tradizioni già presenti nella genesi della festività del Natale, ovvero la celebrazione cristiana della Natività, ma è grazie a Canto di Natale che la festività è stata effettivamente consacrata come la festa dell’amore per il prossimo, della generosità reciproca, dello scambio di doni e auguri. A Dickens dobbiamo, insomma, l’invenzione dello spirito natalizio”