La giornata dell’Epifania ha portato molte persone in Valsorda per attività di sciescursionismo e ciaspole, ma anche per ammirare la bellezza delle montagne gualdesi ricoperte dalla neve.
Ma, oltre allo spettacolo della neve, gli escursionisti si sono imbattuti anche in alcune vacche. In diversi hanno postato foto e video sui social, evidenziando quella che come minimo si può definire un’anomalia, dato il periodo particolarmente freddo e in presenza di un manto nevoso piuttosto consistente.
Non è possibile che al sei di gennaio ancora vi sono le vacche a valsorda
Pubblicato da Bruno Pasquarelli su Domenica 6 gennaio 2019
La questione degli animali al pascolo in Valsorda è stata più volte sollevata in passato in particolar modo dalla naturalista Mara Loreti, ma anche da alcuni cittadini che di notte, in autunno inoltrato, hanno notato i bovini dormire sui prati, alle prese con le intemperie della montagna e con il serio rischio di finire sbranati dai lupi. Con la neve e le temperature precipitate notevolmente sotto lo zero, la situazione è ovviamente per loro molto peggiorata.
Lo scorso 4 gennaio la stessa Mara Loreti ha inviato una email di denuncia della situazione al Comune di Gualdo Tadino, alla Regione Umbria, all’Agenzia Forestale Umbra e ai Carabinieri Forestali.
“Nessuno ha verificato, nonostante anche i miei solleciti (alle autorità competenti, ndr) se il salvataggio delle vaccine, dal 30 novembre, fosse stato effettuato. Insomma questi poveri animali non selvatici ma domestici, si sono trovati da allora a sopportare ben due imponenti nevicate, con le relative gelate notturne, vagando il balia delle bufere ovviamente senza pastore. Cercando di scampare ai venti della Valsorda riparandosi nel bosco, scendendo lungo la strada, correndo seri rischi. E peggio senza un riparo, un possibile ricovero. Insomma a Valsorda è stato autorizzato un pascolo in condizioni irregolari – scrive Mara Loreti – Una foto inviatami da escursionisti, ha messo in evidenza che ancora a Valsorda piccole vaccine erano presenti il 29 dicembre, in stato di abbandono, senza acqua e cibo e senza pastore.”
La rappresentante del Wwf evidenzia poi che l’autorizzazione al pascolo non avrebbe tenuto conto della “prioritaria necessità per le vaccine e cioè dell’acqua fresca e pulita che in Valsorda non esiste e che dovrebbe essere garantita da 60/100 litri al giorno a capo. Si chiede pertanto che per il prossimo anno venga sospesa in Valsorda ogni attività di pascolo per gli innumerovoli fattori che lo rendono impossibile, non ultimo l’eccessivo carico di vaccine in aree carsiche protette.”
“Gli escrementi inquinano se eccessivi le sorgenti di valle. Ora le vaccine non hanno né erba, né acqua e né ricovero da un mese. Gli animali presentano evidenti segni di sofferenza circolatori per il freddo notturno”, sostiene ancora Loreti, secondo la quale si ravviserebbero anche gli estremi del reato di maltrattamento di animali. Anche la Usl è stata informata della situazione.
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Vacche dormono all’aperto a Valsorda a fine novembre