Era uno dei tanti rumors che da tempo circolavano sulla vicenda Rocchetta-Comunanza Agraria, ma ieri pomeriggio, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova collaborazione tra il settore giovanile del Gualdo Casacastalda e l’azienda di acque minerali, l’avvocato Chiara Bigioni, responsabile investimenti e sviluppo di Rocchetta Spa, l’ha detto a chiare note: “Stiamo facendo fronte a diciassette procedimenti giudiziari, situazione che impone una riflessione circa il prosieguo della presenza dell’azienda sul territorio.”
Il riferimento è ai ricorsi promossi negli anni scorsi in seguito all’alluvione verificatasi nel novembre 2013 nell’area delle sorgenti della Rocchetta, alla richiesta dell’azienda fatta nel 2015 di proroga della concessione che ha scadenza nel 2022 e alla realizzazione di una nuova linea di imbottigliamento denominata “Serrasanta”. Su queste vicende si è pronunciato il Tar dell’Umbria, dando ragione all’azienda, ma ora si attendono gli esiti dei ricorsi al Consiglio di Stato.
“In questa situazione siamo impediti a portare avanti gli investimenti – ha proseguito Chiara Bigioni – Se l’azienda non cresce si devono valutare le possibilità di uno sviluppo, qui o altrove. Rocchetta sta vivendo un momento delicato, un immobilismo industriale con una situazione di paralisi degli investimenti interni e dei nuovi posti di lavoro.”
Sulla questione, nel corso della stessa conferenza stampa, è intervenuto nuovamente il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti: “Rocchetta rappresenta una risorsa per il territorio. Averla o non averla non è la stessa cosa. Gualdo Tadino ha bisogno che questa azienda resti a lungo in questa comunità.”
Anche i sindacati Cgil-Cisl-Uil, valutando il bilancio di previsione 2019 del Comune di Gualdo Tadino, avevano definito “inconcepibile la fase di stallo in cui si trova l’investimento Rocchetta“, reputandolo “necessario e imprescindibile sotto l’aspetto ambientale, economico e sociale.”