Ecco “Le Vie dell’Acqua”, con il recupero di un’ampia zona del territorio

Un progetto che intende valorizzare le vie dell’acqua che originano dalla Rocca Flea, seguendo il tracciato dell’acquedotto medievale e cinquecentesco, fino alle sorgenti di Santo Marzio e della Rocchetta. E’ quello che la Giunta Comunale ha affidato all’architetto Nello Teodori e che interesserà anche le strade e i percorsi che dalla stessa Rocca Flea conducono al centro turistico di San Guido e alle limitrofe sorgenti di Capodacqua.

Lo scopo del progetto ‘Le vie dell’acqua’ – ha detto l’assessore alla Cultura Fabio Pasquarelli – è la valorizzazione delle infrastrutture idrauliche e viarie ancora esistenti (come i tratti dell’acquedotto antico da restaurare, fontane e lavatoi pubblici) e del contesto naturalistico e urbano dove le stesse risultano collocate, vedi il tratto di acquedotto storico riscoperto in adiacenza della Rocca Flea”.

Il progetto sarà presentato alla Regione Umbria e sarà finanziato dalla stessa, grazie alla delibera con la quale si è adottata la proposta di regolamento di attuazione della legge regionale n. 22 riguardante le norme per la ricerca, la coltivazione e l’utilizzo delle acque minerali naturali, di sorgente e termali.
Tale legge prevede l’attribuzione, da parte della Regione, dal trenta al quaranta per cento dei diritti ai Comuni nei cui territori ricadono concessioni di acqua minerale. Ogni anno il comune di Gualdo Tadino incasserà quindi circa 150mila euro da destinare ad interventi di natura ambientale nel proprio territorio.

Gli interventi previsti saranno finanziati con questi fondi – continua l’Assessore Pasquarelli – dato che per potervi accedere occorre presentare dei progetti legati all’acqua.

Le “Vie dell’Acqua” fa parte di un progetto più ampio, che permetterà di recuperare un’ampia zona del territorio gualdese dove insiste la sorgente Rocchetta, la valle del Fonno e altro, come ad esempio il recupero dell’ex cava di via degli Zoccolanti, dove sarà realizzato il parcheggio a servizio della Rocca Flea. In questa zona sarà valorizzato parte dell’acquedotto medioevale e proprio in questi giorni sono partiti i primi interventi per la realizzazione della zona di sosta al posto della cava di breccia ormai da decenni in disuso. In prossimità del castello federiciano sarà realizzata una struttura di servizio, che consentirà di migliorare anche la fruizione degli spazi museali e delle sale e degli esterni della Rocca, spesso utilizzati per la convegnistica e per eventi culturali.

Nei mesi scorsi il comune di Gualdo Tadino ha provveduto all’acquisto dell’area e ora si passa alla fase realizzativa che è stata affidata al Settore Manutenzioni del Comune stesso. In questa prima fase saranno una trentina i posti auto ricavati all’interno dell’area della cava. Particolarità: gli abeti che sono stati utilizzati per gli addobbi natalizi del centro storico saranno inseriti nell’area insieme ad altri per il completamento del riambientamento.

A prescindere da tutte le estemporanee boutade che sono emerse nei media anche negli ultimi giorni sulla questione Rocchetta – ha commentato il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – è fondamentale che il progetto, presentato dall’Azienda e inspiegabilmente osteggiato dalla Comunanza Agraria, vada in porto prima possibile. Questo consentirà, oltre che di recuperare una parte vitale della città di Gualdo Tadino come la valle del Fonno, anche di poter risolvere diverse problematiche ambientali e naturalistiche che non possono più essere procrastinate per il bene di Gualdo e dei gualdesi. Da qui anche l’importanza strategica del progetto le vie dell’Acqua”.

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Redazione Gualdo News
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