L’astratto in architettura, alla Allegretti Gallery la mostra di Carlo D’Orta

Una mostra personale del fotografo romano Carlo D’Orta verrà inaugurata venerdì 5 aprile dalle ore 17 presso lo Studio&Gallery Adelinda Allegretti.

La mostra, dal titolo “Biocities and Vibrations”, presentata a Roma durante il Mese delle Fotografia, è stata inserita dall’Ordine degli Architetti tra le Top 15 della rassegna.

La mostra è una indagine sulle architetture delle città contemporanee. Una indagine, però, non descrittiva o documentaria, ma dedicata alla ricerca di immagini astratte nelle architetture.
La serie “Biocities” cerca negli intrecci di architetture diverse e nella “pelle” delle architetture forme geometriche astratte ispirandosi all’arte di Mondrian, Rotchko, Malevic, El Lissitzky e altri ancora.
La serie “Vibrazioni” cerca invece, nei riflessi delle vetrate dei grattacieli, immagini astratte e surrealiste ispirandosi alla visione dei movimenti artistici del Futurismo e del Surrealismo.

Carlo D’Orta si definisce un artista nel ramo fotografia. Uso cioè la macchina fotografica non per documentare o fare cronaca, ma per estrarre dalla realtà immagini pittoriche che esistono davvero, ma quasi mai sappiamo vedere – evidenzia – Il mio soggetto principale sono le architetture. E la mia arte è soprattutto una ricerca della sintesi, delle forme essenziali, delle combinazioni geometriche prodotte dalle sovrapposizioni e intrecci di strutture architettoniche che popolano le nostre città. Non mi interessano gli edifici in sé, né la realtà percepibile a prima vista. Io mi concentro su linee, intersezioni, combinazioni di forme. Per questo cerco prospettive particolari, punti di vista inconsueti, angoli e scorci visuali dai quali le architetture si mescolano in un dialogo di linee, forme, contrasti di luci e colori che assume un significato quasi biologico.”

“Le mie fotografie possono a volte sembrare dei collage, ma non lo sono. Gli incroci di forme e geometrie non sono realizzati in post-produzione o al computer, ma esistono davvero nella realtà: essi sono il frutto della prospettiva e della ricerca di punti di vista dai quali strutture e forme distinte, separate fisicamente fra loro, appaiono invece al nostro sguardo come fuse e unite.”

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Redazione Gualdo News
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